TRAMA IN BREVE

Stanno arrivando tempi terribili; tutti i personaggi, pur avendo vite molto diverse, riescono a percepirlo. Cosa si potrà fare per fermare tutto ciò? Tempi terribili ci dà la risposta, ma ci piacerà?

INCIPIT

I tempi terribili arrivarono ufficialmente non appena finii di fare sesso con Gesù Cristo. Però non lo sapevo ancora e, di conseguenza, non provai particolare agitazione.

RECENSIONE

Le leggi non sempre sono giuste.

Non bisogna attenersi alle leggi ma seguire il proprio io che soddisfa un'esigenza morale.

Ciò che è giusto lo si ricava da se stessi e il giusto è dato dall'equilibrio degli atomi dell'anima e quelli del corpo.

L'atomo non si può dividere perché in esso non c'è il vuoto.

In ambito politico ogni uomo può vivere in qualunque posto purché si attenga alle leggi e deve attenersi alla propria opinione per mantenere l'equilibrio tra gli atomi del corpo e quelli dell'anima.

L'uomo deve compiere il bene per rispetto a se stesso, per poter rispettare gli altri.

Tempi terribili è il secondo romanzo dell'autore Sergio L. Duma che leggo; il primo, Campo di concentramento senza lacrime ve l'ho recensito più di un anno fa.

Quando leggo questo autore ho sempre l'impressione di avere qualcosa di unico tra le mani; nessun altro potrebbe scrivere nel suo stesso modo. Si ha l'impressione di scavare nel suo io più profondo, quello che noi tutti nascondiamo, anche a noi stessi e che lui, invece, ci offre così, senza paure di sorta.

Sicuramente non si tratta di un libro politically correct, se siete in cerca di qualcosa del genere, S. Duma non fa per voi. È sconvolgente, provocatorio, esagerato, inadeguato. Se c'è qualcosa su cui non ammettete di leggere niente di sconveniente, qualche argomento su cui vi infuriate, qualche tema in cui per voi è fondamentale non proferire parola negativa, questo libro non vi piacerà. Se state cercando qualcosa che non avete mai letto, disinteressandovi di quello che siete, perché avete sete di conoscere il mondo, comprese le persone più abiette del pianeta,  invece, buttatevi! I temi trattati spaziano molto e sono piuttosto pesanti, non è assolutamente necessario concordare con ciò che c'è scritto (anche perché credo che, in certi casi, sarebbe addirittura impossibile), conta solamente la comprensione di ciò che l'autore vuole esprimere con questo metodo poco ortodosso e, per questo, ci rimane impresso, non scivola via pian piano come quando leggiamo qualcosa di ordinario. In sintesi, se ci sono argomenti importanti per voi su cui non ammettete trasgressioni verbali, per qualunque motivo, questo libro vi farà solamente arrabbiare e non potrete mai apprezzarlo.

Il mondo? La società? Le leggi? Me ne sbatto del mondo, della società e delle leggi. Faccio quello che mi pare. E credo di avertelo dimostrato, mi sembra. Dovresti pensarla come me.

Partiamo dallo stile. L'autore scrive bene, tutto è scorrevole e veloce da leggere. Il metodo utilizzato può cambiare, si può passare dal classico capitolo che noi tutti ci aspettiamo ad una pagina con un'unica frase ripetuta continuamente, ma con punteggiatura differente. Mi ha fatto pensare, anche se si tratta di tutt'altro romanzo, a L'uomo dei dadi di Luke Rhinehart (libro che bisogna assolutamente leggere una volta nella vita ma, assolutamente nel momento giusto). Inoltre, ci sono ripetizioni su ripetizioni, assolutamente non generate da errori ma per precisa volontà dell'autore. Tutto torna, tutto si collega, tutto è ripetuto, d'altronde i Tempi terribili sono arrivati e non possiamo fare altro che rendercene conto.

Sì, stava davvero succedendo qualcosa. E fu allora che capii che erano arrivati i tempi terribili. Ebbi l'impressione di essere finito in una trappola.

La trama. Ecco. Sfido chiunque ad iniziare il libro e ad avere la sensazione di capirci davvero qualcosa. Certo, quello che viene raccontato è chiaro eppure non riusciamo a cogliere il legame delle cose, il punto a cui si vuole arrivare con la narrazione. Questo aspetto può essere considerato fortemente positivo o anche decisamente negativo, a seconda del genere di lettore. Se avete letto tante cose e siete in cerca dello sforzo mentale che, magari, non avete più bisogno di fare da tempo con altri romanzi, questo libro vi può piacere. Se, viceversa, quello che volete è leggere un romanzo con una bella trama lineare e divertente che vi faccia rilassare, non state cercando questo romanzo. Io amo entrambi i generi di lettura ma, quando inizio un libro di S. Duma, mi stupisco ogni volta di come riesca a coinvolgermi in qualcosa che non riesco nemmeno a capire.

Non riesco più a distinguere ciò che è reale da ciò che è fantasia. Ma cosa significa reale? Oggi non c'è più nulla di reale.

C'è poi lo svolgimento che è il pezzo forte e, al contempo, il punto debole del romanzo. Avete mai visto un film definito cervellotico? Lo vedete, lo capite, vi piace eppure.. sentite che anche se lo vedeste un milione di volte non lo potreste mai capire come chi l'ha creato. Qui è lo stesso. Certo tutto viene spiegato ed è pienamente comprensibile, eppure non è nostro e non lo sarà mai. Come non possiamo indovinare dall'inizio dove vada a parare la storia, così la comprendiamo dopo: da lontano, eppure sappiamo che ci coinvolge tutti. Credibile, non credibile? Importa qualcosa? Quello che cerco in un romanzo è che tutto ciò che è narrato sia coerente con il mondo del libro e, su questo, non c'è nulla da eccepire.

L'immaginazione... è l'immaginazione la causa. Non riesce più a tenerla sotto controllo. Sta prendendo il sopravvento.

Passiamo ora ai personaggi, che da soli potrebbero ottenere una recensione a parte, per quanto se ne potrebbe parlare. Prima di tutto, c'è Gesù Cristo (ve l'ho detto che vi sareste arrabbiati!), personaggio ben approfondito che ti fa sorridere ed inorridire quasi nel medesimo istante. Poi c'è lo scrittore (poteva forse mancare?) e.. poi non aggiungo nulla su S. anche se il suo ruolo (forse perché ho letto Campo di concentramento senza lacrime) era piuttosto evidente per me. Tutti i personaggi sono troppo, magari alcuni vi piaceranno ma non potrete ammetterlo senza vergognarvene un po', è un po' come quando si parteggia per il cattivo di una serie TV, ci piace perché ha tanta personalità e poi in fondo in fondo si tratta di un personaggio fittizio perciò ci sentiamo scusati ma, in questo caso, è l'intera umanità a farci questo effetto.

Perciò, si avvicina all'uomo, continuando a sorridere (mai rinunciare al sorriso; ha imparato che le vittime ne rimangono sconcertate, quando subiscono violenza; perché è in contraddizione con la brutalità), e fissandolo.

L'atmosfera è un altro aspetto irrinunciabile di questo romanzo. I tempi terribili incombono e noi, oltre a leggerlo dalle parole dei personaggi, lo sentiamo in ogni singolo istante. La sensazione è crescente; all'inizio capiamo solo che c'è qualcosa di strano ma, pagina dopo pagina, tutto va progressivamente peggiorando.

Mi ritrovai sul pianeta terra, qualunque cosa significasse. Mi feci domande sulla realtà. Forse tutto ciò che mi circondava non era autentico. Di sicuro stava accadendo qualcosa di orribile. E vi ero finito dentro. Era colpa dei tempi terribili.

L'ambientazione non ha un ruolo rilevante nel romanzo ma quel poco che viene descritto ci basta per immaginarci tutto. 

C'era un bel sole e non faceva più freddo. Nelle vicinanze, notai parecchi studenti, alcuni seduti sulle panchine, altri sui gradini dell'ateneo. Una lieve brezza scompigliava i capelli neri di Sara.

Il ritmo dipende, a parer mio, da due fattori. Lo stile, da una parte, lo rende veloce perché, come vi ho già detto, il libro è scorrevole e ben scritto. D'altra parte, la poca comprensione iniziale potrebbe scoraggiare i lettori meno convinti. Io l'ho letto in spiaggia e mi sono trovata benissimo ma penso che possa essere ritenuto un libro ostico per alcune persone, perciò non trovo questo aspetto né un pro né un contro.

Solitamente non faccio paragoni tra libri diversi dello stesso autore, a meno che non si tratti di serie o saghe ma in questo caso mi sembra adeguato farlo.

Nella recensione di Campo di concentramento senza lacrime ho fatto ben capire che il libro mi era piaciuto ma esprimevo alcune perplessità su certi aspetti che, a mio personalissimo parere, andavo affinati. Oggi, recensendo questo libro noto quanto l'autore sia riuscito proprio a lavorare su questi aspetti rendendoli ancora più piacevoli. Iniziando Tempi terribili ho capito quando mi avesse lasciato anche il precedente libro dell'autore e posso solo dire che quest'ultimo libro mi è piaciuto persino di più, per quanto l'impatto che ho ricevuto con Campo di concentramento senza lacrime non potrà probabilmente più ripetersi perché in quel caso si è trattato di un'autentica sorpresa.

Come molti libri strani e fuori dalle righe, anche questo non piacerà a tutti. In molti saranno coloro che lo abbandoneranno alle prime righe o che, leggendo questa o un'altra recensione decideranno di non acquistarlo. Eppure ci sono lettori là fuori che hanno addirittura bisogno di un libro come questo, per ricordarsi cosa vuol dire stupirsi, per rammentare i momenti in cui si inizia a leggere e tutto è una novità, per sapere che non solo i film possono essere cervellotici e per sapere che ci sono autori come S. Duma. Per questi motivi lo consiglio solo a coloro che leggendo qualcosa di diverso, esplicito, esagerato potranno pensare "che genio" e assolutamente non a coloro che, invece, sanno che di fronte a questo genere di libro potranno solamente proferire un "che schifo".

Davvero complimenti Sergio L. Duma. Sergio L. Duma che, d'altronde è l'autore di questo romanzo. Romanzo che ho letto davvero con piacere. 

CITAZIONI

Mi sorrise. Quando mi sorrideva, era tutto a posto. Il sorriso mi trasmetteva calore umano. Non esattamente amore. Quello, forse, era al di là delle nostre possibilità. 

Passò un periodo di tempo imprecisato e i pensieri vagarono per conto loro, sfiorando aree di follia che non mi facevano più effetto.

Era come se qualcuno o qualcosa avesse voluto inviarmi disperatamente un messaggio, senza riuscirci.

Ora non può ricordare esattamente cosa: la memoria è una frase incerta scritta su una lavagna e cancellata con un gesto veloce.

Certe memorie, riflette, sono difficili da eliminare e non c'è via di fuga da esse.

QUARTA DI COPERTINA

Uno scrittore con troppa fantasia in rottura col il suo agente letterario, un serial killer dalla forte spiritualità, una studentessa universitaria, un cantante famoso, un poliziotto razzista e una Venere underground. Sono questi alcuni degli elementi che vanno a collegarsi, loro malgrado, nel corso della trama, in un imprevedibile avvenimento dopo l’altro, in un girotondo surreale. Tra assassinii truculenti, sesso e violenza, magia e vicende disturbanti, i personaggi si troveranno a oltrepassare il tessuto stesso dell’esistenza.
Trame intricate, strani intrecci e personaggi diversi tra loro sono la base per una storia avvincente e agghiacciante in cui i diversi elementi si muovono in maniera imprevedibile, incontrandosi e svelandosi fino ad incastrarsi tra di loro come pezzi di un puzzle, rivelando una verità sorprendente.

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
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