Il libro inizia il giorno del quinto compleanno di Jack. Lui vive nella stanza con sua madre e pensa che il mondo intero sia dentro di essa. Veda la televisione e pensa che tutto ciò che è rappresentato dentro di essa sia un'invenzione, comprese altre persone, negozi, luoghi ecc..Chiamano l'uomo che li tiene prigionieri Old Nick, nome di un personaggio di un programma visto in TV. L'uomo è, ovviamente, il padre del bambino, nato da uno dei numerosi stupri subiti dalla donna ed essendo nato nella Stanza non ha mai percepito niente di diverso da quel luogo. Jack non sa, però, che Old Nick è suo padre e lo vede solo come un essere cattivo da cui stare lontano.
La mamma di Jack, che lui chiama Ma', dei due è quella più colpita dalla situazione. Ha fatto di tutto per creare un mondo alternativo per Jack, per renderlo felice, ma lei ha vissuto nella vita reale e sa tutto quello che perdono lei e il figlio. In più si accorge del livello di disperazione della situazione; è sempre preoccupata per quello che Old Nick farà loro, ha paura di morire di fame insieme al figlio in caso succedesse qualcosa al loro carceriere. Jack, invece, non si rende conto della vera situazione, per lui è normale vivere in quel luogo, è normale che arrivino i beni necessari a sopravvivere da quell'uomo che tanto lo spaventa e non pensa che qualcosa possa cambiare e nemmeno lo desidera veramente.
Una notte, però, Old Nick dice a Ma' di avere dei problemi di soldi e la donna, già perennemente preoccupata per il loro destino, si dispera, sicura che l'uomo non si farà mai confiscare la casa dando la possibilità alle autorità di trovare lei e il suo bambino ancora vivi. Decide, allora, di raccontare tutto a Jack; il mondo che c'è fuori, la sua vita passata, il rapimento e tutto ciò che ha sempre taciuto al figlio.
Il bambino non riesce a credere alla madre, fatica a capire il perché lei si comporti così, non vuole sentire la verità, vuole continuare a vivere nella Stanza come hanno sempre fatto.
Ma', invece, vuole farlo scappare, convinta che insieme non riuscirebbero mai decide che soltanto Jack potrà avere modo di uscire nel mondo esterno. Il bambino si rifiuta in ogni modo ma la donna, accecata dal terrore di vederlo uccidere da Old Nick, non ascolta le rimostranze del figlio e lo convince, quasi costringendolo.
I due fingono che Jack stia molto male e che abbia bisogno dell'ospedale, così quando Old Nick entra nella stanza Ma' lo prega di portarlo via e curarlo. L'uomo, però, non vuole andare in luogo pubblico con il figlio perché pensa, a ragione, che sarebbe molto facile per i dottori capire che la situazione non è normale e scoprire, così, il suo segreto. Decide quindi di andarsene e portare al figlio il giorno dopo delle medicine.
Il piano è fallito ma la madre non si perde d'animo poiché, in realtà, immaginava che l'uomo avrebbe deciso di non far uscire il bambino e aveva già progettato un piano B; fare finta che Jack sia morto, arrotolarlo nel tappeto e farlo portare fuori a Old Nick e intimarlo di seppellirlo lontano da casa. In questo modo il bambino avrebbe il tempo di uscire dal tappeto e buttarsi giù dal furgone dell'uomo per poter chiedere aiuto.
Jack è, ovviamente, terrorizzato dall'idea ma, ancora una volta, viene convinto dalla madre a fare ciò che lei gli chiede. La sera stessa mettono in atto il piano che procede bene. Qui c'è da notare che l'uomo avrebbe anche potuto decidere di seppellire il bambino nel giardino sul retro, non essendo visto, e non rischiare di girare con un bambino morto in un tappeto per tutta la strada. La motivazione della decisione dell'uomo può essere desunto dal dialogo avuto con la donna; lei lo implora più e più volte di seppellirlo lontano da casa e lui lo fa. Anche se in questa scena si possono notare degli avvenimenti non particolarmente credibili penso che l'intervento dell'autrice nel dialogo li abbia in parte resi coerenti. Mi sembra plausibile che l'uomo, anche se senza cuore, in qualche modo fosse legato alla donna e quindi propenso a mantenere una promessa con lei e anche che la donna potesse essere talmente disperata da voler tentare senza sapere se poi effettivamente l'uomo avrebbe fatto ciò che lei voleva.
Jack riesce a scappare ma viene ripreso, un uomo però nota la situazione e chiama la polizia. Old Nick scappa e lascia lì il bambino. Quest'ultimo è in stato di shock; è la prima volta che vede il mondo fuori dalla stanza, non ha mai parlato con nessun'altro oltre la madre e, comunque, non riesce a dare grandi indicazioni sul luogo in cui si trova la madre perché, effettivamente, non l'ha mai visto dall'esterno. La polizia riesce comunque a trovare la casa e la donna e anche lei viene salvata. Anche questo passaggio può essere considerato poco credibile, però, con il fatto che la strada percorsa dall'uomo con il furgoncino non era molta il tutto può essere considerato plausibile.
La donna e il figlio vengono portati dapprima alla polizia e poi in un istituto preposto alla cura di pazienti con problemi mentali. I due si trovano, così, di nuovo rinchiusi, anche se in maniera totalmente diversa da quella esperita in precedenza. Entrambi faticano ad ambientarsi e a vivere in questa nuova situazione; Ma' deve conciliare la sua persona di adesso con quella di 7 anni prima, quando è stata rapita. Prima era una studentessa con pochi pensieri, ora è una madre che deve crescere un bambino in una realtà totalmente diversa da quella che lui conosce da quando è nato.
Questa dicotomia tra la vita passata e la presente, lo stress di vedere il figlio meno felice di prima perché non si rende conto di quello a cui è scappato e il dover interagire con parenti e amici che hanno nuove relazioni e che sono "andati avanti" crea una grande problematica a Ma' che tenta di uccidersi prendendo troppi medicinali. Jack si accorge dello stato della madre e chiama i soccorsi in tempo per salvarla, ma la donna è in una situazione critica e, successivamente, deve riprendersi dal punto di vista psicologico prima di poter ritornare ad occuparsi del figlio.
Il bambino va a vivere, perciò, a casa della nonna, dove avvengono le sue vere e proprie prime esperienze con la vita reale. Il parco giochi, la socializzazione con altri bambini, la difficoltà nel dare la mano e farsi toccare dagli estranei, la lontananza dalla madre con cui ha sempre vissuto in simbiosi, sono solo parte delle cose che Jack deve affrontare nello stesso momento.
Quando, finalmente, la madre si riprende decide di andare a vivere con il figlio in un appartamento preposto dalla clinica per far abituare alla realtà i pazienti, tenendoli però vicini in modo tale da aiutarli in caso di bisogno. I due cominciano una nuova vita che, però, non può veramente iniziare finché entrambi non sentiranno di aver chiuso con quella precedente, vanno perciò a vedere la "Stanza", al bambino sembra totalmente diversa perché, nel frattempo, ha sviluppato abilità visive che dentro ad uno spazio così piccolo non aveva potuto utilizzare e la trova, per questo, molto più piccola.
Il romanzo si chiude con una frase che vi riporto:
"Mi giro a guardare ancora una volta. È come un cratere, un buco dove prima c'era qualcosa. Poi usciamo dalla porta."