Questo libro è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, società, organizzazioni, aziende, luoghi, fatti e avvenimenti citati sono invenzioni dell'autore e hanno il solo scopo di conferire veridicità alla narrazione. Quante volte abbiamo letto questa scritta, o una simile, dicendoci che è perfettamente ovvio che sia così.. Anche in questo caso l'ho letta en passant e senza darle la minima importanza, dimenticandomela già due secondi dopo. Eppure mi sono accorta dopo pochissimo che per questo romanzo è fondamentale; vieni catapultato in una realtà, non in una finzione, e se ti dicessero che è tratto da una storia vera non potresti far altro che crederci immediatamente.
Prospettiva asfalto è un libro che mi ha lasciato il segno. L'ho iniziato a leggere e, dopo poche pagine, già davo i numeri, Ho cominciato a consigliarlo a destra e a manca e non ero nemmeno arrivata a metà; questo libro mi ha conquistata.
Lo stile dell'autore già da solo rende il libro specialissimo; è particolare, distinguibile tra milioni, diretto ma profondo; non segue i canoni classici ma dopo due pagine non ti ricordi nemmeno più perché te ne poteva fregare qualcosa che li seguisse. Amo il modo in cui scrive, come si esprime, le cose che dice e pure il fatto che la narrazione si modifichi a seconda del personaggio protagonista del capitolo.
I personaggi, infatti, non solo sono differenti ma hanno un rapporto diverso con il narratore; ci sono quelli di cui Macchiarella parla in terza persona e alcuni, invece, trattari atipicamente; il narratore parla direttamente con uno di loro e un altro incarna la figura del narratore stesso. Queste vite collegate ma scollegate allo stesso tempo mi hanno colpita tantissimo; non è una novità che mi piaccia che nei romanzi ci siano diversi punti di vista e in Prospettiva asfalto questo aspetto è stato trattato nel migliore dei modi. Come già anticipato, se mi avessero detto che i personaggi di questo libro esistono ci avrei creduto senza dubbio alcuno; sono talmente realistici e ben personalizzati che stupisce piuttosto il contrario. Sono tutti diversi tra loro ma il lettore si affeziona a tutti; non perché siano tutti simpatici e buoni ma perché la loro umanità traspare in maniera tale da renderti impossibile odiarli o non comprenderli.
Io vivo, ed ho sempre vissuto, in un piccolo paesino dove ciò che viene narrato in questo libro esiste ma talmente in piccola dose che, se non ci si è dentro, è quasi come se non esistesse. L'autore è riuscito nel suo intento; rende perfettamente e mi fa capire qualcosa che non ho mai vissuto e non avrei mai potuto capire se raccontato in maniera fredda e personale. Dal punto di vista del messaggio trovo il libro azzeccatissimo; ecco un autore che ha molto da dire e scrive per questo e non solo "tanto per", uno scrittore che doveva necessariamente scrivere perché era la storia a voler essere scritta, ecco qual è stata la mia impressione. Il titolo già fa capire tutto e lo trovo azzeccatissimo.
La trama che esula dal messaggio è altrettanto interessante; approfondita meno rispetto ad introspezione e pensieri ma originale e bella da leggere. Se nel libro ci fosse stato solo questo aspetto a cui l'autore doveva dare rilevanza mi sarei aspettata qualche specificazione in più; ma per quello che c'è nella realtà nel romanzo mi ritengo più che soddisfatta.
Cosa dire del ritmo? Vi posso dire che l'ho letto in due giorni e che avrei voluto non finisse mai; che lo stile già era sufficiente per farmi andare bene qualunque cosa avesse scritto e invece no, pure il resto mi attirava come una calamita.
La struttura, come ho già anticipato, è composta da capitoli che presentano punti di vista differenti; a seconda del personaggio protagonista del capitolo cambia tutto; persino la narrazione. I collegamenti tra tutti i personaggi ci sono ma non sono stati creati ad hoc per creare colpi di scena o stravolgimenti; sono semplicemente loro stessi, niente di forzato o inverosimile.
Uniche pecche, se così vogliamo chiamarle, che risentono del livello altissimo di tutti gli altri elementi del romanzo, sono ambientazione ed atmosfera.
Per quanto riguarda l'ambientazione ho apprezzato tantissimo ciò che è stato descritto ma avrei voluto ancora di più; qualche descrizione anche se poco dettagliata mi avrebbe fatto immaginare meglio tutti i luoghi in cui accadono le vicende. Ottimo, quindi, ciò che è stato fatto ma, trattandosi di un libro che ha stupito, le aspettative più alte richiedono anche questo.
L'atmosfera è ben resa e, onestamente, dovrei mandarmi a quel paese da sola per quello che sto per dire però; volevo di più. Quando leggi un libro e non ti fermi mai e hai sempre la frenesia di vedere cosa succede dopo non è mai un errore. Però si rischia in questo modo di trasmettere meno emozioni a chi legge perché, essendo già preso dalla frenesia della lettura, non riesce a soffermarsi in alcuni punti e allora l'autore lo deve aiutare. È solo una finezza che non avrei mai nemmeno pensato se non fosse che il libro mi è piaciuto così tanto, però c'è.
Riassumendo ho apprezzato tutti gli aspetti di questo libro e le uniche pecche che ho riscontrato sono nel troppo poco; se l'autore avesse scritto lo stesso libro ma di 1000 pagine allora, forse, sarei stata soddisfatta!
Sperando di avervelo fatto capire nella recensione vi ribadisco che consiglio questo libro a tutti e che ne vale senza dubbio la pena! Ed ora vado ad impazzire nella sezione citazioni; ho sottolineato praticamente tutto il libro e scriverne soltanto alcune levandone altre sarà una vera sofferenza per me!
p.s. Aggiungo anche un complimento all'autore della prefazione del romanzo, Marco Mixup, perché ho trovato veramente gradevole ed interessante anche la lettura della suddetta; davvero molto bravo!