TRAMA IN BREVE

Paranoia raccoglie al suo interno quattro racconti inediti, recensioni, racconti sulla vita di famiglia dell'autrice e il testo di una sua conferenza sulla scrittura. Un'opera molto varia che aiuterà i lettori a conoscere Shirley Jackson sia come scrittrice che come donna, madre e moglie.

INCIPIT

Mr. Halloran Beresford , piacevolmente stanco dopo una piacevole giornata in ufficio, la rasatura ancora quasi perfetta e i pantaloni ancora ben stirati dopo otto ore, assai soddisfatto di essersi ricordato, uscì dal negozio di dolciumi con una grande scatola sotto il braccio e s'incamminò di buon passo verso l'incrocio.

RECENSIONE

Paranoia di Shirley Jackson è una delle ultime pubblicazioni di Adelphi (16 Ottobre 2018).

Si tratta di un volume uscito in lingua originale nel 2015 e curato da due dei figli dell'autrice; al suo interno troverete scritti inediti dettagliatamente selezionati per descrivere il lavoro e la personalità della madre.

Io non ho mai letto nulla di questa scrittrice, ma mi sono sentita chiamare da Paranoia e, complice il fatto che i libri di questo editore sono scontati del 25% fino al 31 Ottobre, ho deciso di ascoltare il mio istinto.

Ciò che è fondamentale conoscere per decidere se si è interessati a leggere il libro è sicuramente la struttura.
Non si tratta, infatti, di un romanzo, ma di un'insieme di testi molto variegato.

I primi 4 capitoli, che occupano le prime 79 pagine, sono occupati da quattro racconti inediti mai pubblicati dall'autrice e, almeno in un caso, nemmeno terminati o rivisti.

Grazie a questa parte ho scoperto lo stile di S. Jackson; accuratamente dettagliato, riesce a mostrare esattamente ciò che serve al lettore per visualizzare la scena.

I dettagli inquietanti vengono aggiunti con semplicità ed introdotti senza clamore, facendocisi abituare a poco a poco.
Questo aspetto è quello che rende l'atmosfera veramente ansiogena: la sensazione è quella di poter essere noi stessi vittime di quello che sta succedendo perché, anche nella nostra vita quotidiana i fatti narrati potrebbero diventare plausibili.

Questa parte è fondamentale, per i neofiti, per comprendere il suo talento letterario e per i lettori assidui, per poter riassaporare altre sue storie.
Si tratta perciò delle pagine più interessanti dal punto di vista del lettore che apprezza o desidera provare, le storie dell'orrore.

La seconda parte è dedicata ai saggi e alle recensioni, è di circa 50 pagine e, in realtà, non diverge di molto da ciò che troverete anche dopo: una grande ironia (e autoironia) e interessanti informazioni sulla vita privata dell'autrice.

Questa parte è fondamentale per rompere il ghiaccio. Se il testo dapprima la mostra nella sua veste professionale, qui vuole mostrarci come Shirley Jackson fosse anche una lettrice e una persona in carne ed ossa. 
Si tratta delle pagine più interessanti ed utili per comprendere la sua personalità. Inoltre, sono fondamentali per fare da tramite tra la figura lavorativa e quella privata della donna. Anche qui, infatti, non mancheranno i momenti in cui ricorderemo il genere della scrittrice, l'horror, e comprenderemo meglio questa scelta letteraria, decisamente in linea con ciò che le interessava e che credeva.

La terza parte, di una quarantina di pagine, è dedicata a veri e propri racconti famigliari.
In questi impariamo a conoscere ancora di più l'autrice e tutte le sue particolarità, oltre che alle personalità dei figli e le relazioni interpersonali vigenti all'interno della famiglia.

Questa parte ci fa conoscere l'intimità della famiglia. Il suo ruolo di moglie e di madre era fondamentale per la vita dell'autrice che, spiega in più momenti, come effettivamente avesse davvero poco tempo da dedicare alla scrittura.
Si tratta delle pagine che, più di tutte, potranno interessare a chi desidera leggere questo libro per conoscerne la biografia, estraniandola, per una volta, dal lavoro che svolgeva. Anche chi non ama l'orrore o non desidera leggerlo, troverà qui un buon motivo per comprare il libro.

L'ultima parte è la trascrizione di una conferenza fatta, sullo scrivere e la scrittura. In questa ultima trentina di pagine scopriamo il rapporto dell'autrice con il proprio mestiere.

Questa parte è, sicuramente, quella più semplice da trovare e meno inedita. 
Si tratta di pagine che potrebbero interessare specialmente a chi vorrebbe fare della scrittura il proprio lavoro e a chi ama conoscere i "retroscena" della professione.

Infine, troverete una postfazione dei figli che, oltre a dire il perché dell'esistenza di questa raccolta e raccontare anche le loro emozioni personali al riguardo, spiega come si sono giostrati nella cernita dei lavori inediti da scegliere per questa pubblicazione.

Ho trovato quest'ultima parte molto interessante perché alcune informazioni fornite mi hanno aiutata a comprendere al meglio il perché questo libro fosse necessario ed utile, sebbene la gradevolezza dello stesso mi fosse ben chiara. 
Non saltatela perché si parla anche dei racconti di inizio volume. Anche la scelta del titolo (inglese) verrà spiegata.

Trattandosi di un'opera variegata e con capitoli molto brevi, divertenti e ben scritti, Paranoia è un libro che si presta a qualunque tipo di lettura. Il ritmo è molto veloce e, tempo permettendo, non avrete di certo difficoltà a terminarlo in breve tempo.
Io non ho resistito e l'ho finito in unica serata, anche se penso che sia anche adatto alla lettura una volta al giorno, un capitolo per volta.

In conclusione, Paranoia è un libro che aiuta a conoscere Shirley Jackson sia come scrittrice che come persona. 
Si tratta di un volume ben curato che ricomprerei senza indugi. 
L'unico rimpianto è quello che abbia solamente 205 pagine e che, indubbiamente, siano molti gli spezzoni interessanti che non sono stati scelti per il pubblico. 

Lo consiglio a tutti, sia se non avete letto altro, o se ente già letto qualcosa (o tutto) di suo. Se non avete apprezzato uno o più suoi scritti, con questo volume potrete, sicuramente, conoscerla ed apprezzarla di più.

Io ho già comprato altri suoi libri, approfittando dello sconto Adelphi (che trovate Qui su Amazon) e spero di poterli leggere molto presto.

QUARTA DI COPERTINA

Un giorno, a metà degli anni Novanta, Laurence Jackson Hyman, il figlio maggiore di Shirley Jackson, apre la porta di casa e - sorpresa - si trova davanti una scatola di cartone senza traccia di mittente. Dentro, immediatamente riconoscibili dai fogli di carta gialla e dai caratteri della sua Roval, una messe di scritti inediti della madre, morta ormai da trent'anni. Da quell'imprevista cornucopia, e dalle successive ricerche nel suo Fondo presso la Biblioteca del Congresso di Washington, scaturirà nel 2015 un libro sorprendente, "Let Me Tell You", definito «un revival di 'Ai confini della realtà'».I molti e appassionati lettori di Shirley Jackson - che amava dire di essere una strega - saranno così felici di trovare, nella scelta che qui offriamo, comicissimi sketch familiari, stranianti conferenze sull'arte dello scrivere, nonché alcuni dei racconti più inquietanti che «la maestra di Stephen King» abbia mai scritto. E di provare di nuovo quell'arcano sentimento che proprio lei ci ha fatto conoscere così bene: l'angoscia che si insinua in noi nell'intravedere la presenza del Male.

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
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