Oro, rosso e nero è il secondo volume della serie di Jolanda Guerrieri scritto e pubblicato da Annika Baldini.
Le impressioni che ho avuto leggendo il libro antecedente a questo, Semplici complicazioni, sono state riconfermate anche con questa nuova lettura. I due libri sono da leggere preferibilmente in ordine cronologico ma sono fruibili anche separatamente.
All'interno di Oro, rosso e nero l'autrice si premura di evidenziare gli eventi salienti accaduti in Semplici Complicazioni, in modo tale da permettere a chiunque di poterne comprendere la trama e le relazioni tra i personaggi.
Ciò che, senza dubbio, dà un particolare valore a questo prodotto è la sua struttura.
Partiamo con il dire che, comunemente, le persone tendono a credere che Self-Publishing sia sinonimo di poca cura e che, invece, questa autrice (come molti altri scrittori da me recensiti) dimostra come questo possa, invece, essere spesso garanzia di un lavoro costante e accurato.
Come nel primo volume, ad ogni capitolo corrisponde una canzone, l'autrice ci invita ad ascoltarla durante la lettura in modo tale da farci entrare al meglio nell'atmosfera della storia.
Altro aspetto che non è cambiato è la dualità della trama, che come potrete notare si rispecchia in un grande utilizzo di tag. Infatti, questo libro non può essere considerato né un romanzo erotico, né un libro rosa, né un thriller, ma al suo interno possiamo ritrovare moltissimi degli aspetti salienti di questi generi.
La novità di questo volume è, però, ciò che mi ha colpita maggiormente. All'interno di Oro, rosso e nero potrete trovare un alto libro, letto per motivi che non vi anticipo, dalla protagonista. Inoltre, l'autrice ha inventato un linguaggio tutto suo e questo aspetto (portato a termine egregiamente) ha reso la lettura unica nel suo genere.
La protagonista del libro è sempre Jolanda Guerrieri, donna con la sindrome di Asperger di origini italiane, che ha da poco iniziato una nuova vita a Londra. La sua forte diversità dalla gente comune, che si manifesta sia in incomprensioni divertenti che in capacità assolutamente fuori dal comune, la rende un personaggio difficilmente dimenticabile o accostabile a qualche altra personalità. Tutta la storia ruota intorno a lei e le sue caratteristiche principali vengono nuovamente spiegate, in modo tale che ogni nuovo lettore possa imparare a conoscerla come se avesse letto anche il primo volume.
I personaggi che le ruotano intorno hanno più o meno importanza a seconda del loro legame con Jolanda. Vengono raccontati dal suo punto di vista e, perciò, impariamo a conoscere i lati del carattere legati alla loro relazione con lei.
Al contrario del volume precedente, che non faceva presagire l'anima poliziesca della storia se non da un certo punto in poi, questo libro si apre immediatamente con un'ambientazione tipicamente collegata alle indagini: New Scotland Yard. In realtà il luogo descritto nell'incipit non sarà l'epicentro della vicenda che coinvolgerà la nostra protagonista ma serve come collegamento tra lei e il suo nuovo ragazzo, ispettore di polizia.
La trama del libro, infatti, comincia come nel volume precedente dando grande spazio (ancora di più della volta scorsa a mio avviso) all'amore e a ciò che da esso deriva. La felicità, l'amore fisico, le schermaglie tra innamorati hanno grande rilevanza in questa prima parte del volume.
Sarà lo svolgimento, invece, corrispondente alla seconda metà del romanzo, a lasciare molto più spazio al thriller introducendoci un nuovo caso da risolvere insieme a Jolanda.
Il finale di questo volume è particolarmente importante; il colpo di scena è assicurato! Grazie a questa conclusione la curiosità di vedere cosa succederà poi nella vita della protagonista cresce ancora di più rispetto al volume precedente.
Oro, rosso e nero è ambientato circa sei mesi dopo le vicende di Semplici complicazioni e solo parte della storia vede la protagonista a Londra, mentre nella seconda metà del romanzo gran parte di ciò che verrà raccontato sarà ambientato a Stoccolma. Nel caso di quest'ultima città la narratrice non scende nei dettagli come per Londra, rendendo l'atmosfera generale comprensibile senza, però, farcela percepire nella sua totalità.
Lo stile dell'autrice è convincente ma, soffermandosi molto su aspetti già raccontati nel volume precedente, inficia un po' quell'effetto di leggerezza e divertimento percepito nella lettura.
I dialoghi sono profondamente legati al rapporto amoroso instaurato dai due protagonisti. Al di là delle battute relative alla particolare personalità della protagonista, sarà possibile per molte giovani donne (e anche uomini, ovviamente!) ritrovare al loro interno battute ed incertezze che loro stesse stanno provando o hanno provato durante le loro prime storie d'amore.
In conclusione, Oro, rosso e nero è un romanzo che mi ha colpita particolarmente per la cura utilizzata dall'autrice nel costruirne la struttura.
Trattandosi di un libro piuttosto esplicito (prevalentemente nella prima parte) ritengo che non sia adatto ad ogni tipo di lettore, perciò lo consiglio solo a coloro che apprezzano, o comunque non disdegnano, questo aspetto.