Novelle pendolari. Già il titolo ci fa capire qualcosa del libro e dell'autore che andremo a leggere.
Novelle (sul blog accorpate ai Racconti) ci fa capire già due cose. Prima di tutto che la trama non è una sola ma si tratta di più storie, ma dettaglio più importante è il termine utilizzato. L'autore infatti non l'ha chiamato, ad esempio, racconti pendolari, e un motivo c'è.
Si comprende, infatti, dall'utilizzo della parola novelle, dal modo in cui Baracani scrive e anche dalla prefazione stessa, che lo stile dell'autore è ispirato a libri che contenevano, appunto, questo tipo di narrazione. Il primo libro che mi è venuto in mente, a cui, senza dubbio, avrete pensato anche voi, è il Decamerone.
Pendolari, invece, è un termine che svela il filone principale della trama di queste novelle, che sono raccontate dai personaggi abituali di un treno.
Il forte riferimento alla Letteratura che noi tutti conosciamo e abbiamo studiato rappresenta il motivo portante per cui ho apprezzato o no, ogni aspetto del libro.
Lo stile, ad esempio, mi è piaciuto davvero molto. Si capisce (come del resto si arguisce anche da ciò che l'autore dice di sé e del suo personaggio) che Baracani conosce ciò a cui si ispira e lo stile ne è fortemente influenzato. Per gli amanti dei "classici" intramontabili, non può esserci niente di meglio di qualcuno di contemporaneo che li omaggia scrivendo similmente a loro. Prima di tutto questo si abbina perfettamente al titolo del libro e alla sua struttura, e poi al giorno d'oggi è più innovativo scrivere "alla Boccaccio" piuttosto che in altri modi.
All'interno di ogni novella la trama cambia totalmente, perciò mi è impossibile parlarvi specificatamente di ognuna di esse. Mi limiterò a dire che in generale ho ritenuto le idee dell'autore molto originali e divertenti e che penso possano piacere anche a tutti voi. Quella che ho preferito è Il racconto del futuro pedagogo, che narra del prode Giacomo e del marasmello. Quando lo leggerete, fatemi sapere anche voi cosa ne pensate!
I personaggi sono descritti inizialmente con una carrellata generale, mi è piaciuta la loro descrizione e l'ho trovata molto divertente, come del resto tutte le storie da loro narrate, però mi sarei aspettata una maggiore diversità di narrazione tra una storia e l'altra. All'inizio del libro, in realtà, si arguisce sin da subito che sarà un unico soggetto (l'autore) a raccontare le storie sentite narrare dai personaggi del libro e questo può tranquillamente spiegare il perché lo stile della narrazione sia sempre lo stesso. La struttura del libro, però, vede solitamente una piccola introduzione che induce poi un personaggio a parlare, perciò al lettore viene spontaneo considerare il racconto come qualcosa di scaturito dalla bocca di quel personaggio e, istintivamente, ci si accorge che tutte le novelle coincidono troppo, stilisticamente parlando, e che non si tratta di racconti fatti da persone diverse. Quella che sto indicando non è una problematica del libro ma è una finezza che avrei preferito ci fosse per rendere il libro ancora qualitativamente migliore, nonostante l'abbia molto apprezzato.
Il ritmo della lettura è molto veloce grazie allo stile che rimanda sì al classico ma è al contempo fresco e leggero (nonostante utilizzi anche parole più ricercate, come si confà al genere) e perciò il libro si legge in poco tempo.
Strutturalmente è ben costruito, avrei preferito però, che le descrizioni dei passeggeri tipo, scritte verso la fine del libro fossero anteposte nell'introduzione o comunque prima dell'inizio delle novelle. Così c'è un'interruzione semantica che stona un po', anche se ribadisco che le mie precisazioni sono solo migliorative perché il libro anche così è godibilissimo.
Ho visto che su amazon l'ebook di questo libro costa davvero poco (addirittura gratis con Kindle Unlimited), e davvero non posso che consigliarlo perché è divertente, ben fatto (nonostante qualche refuso che senza dubbio verrà corretto nel tempo dall'autore) e diverso da ciò che siamo abituati a leggere al giorno d'oggi.