TRAMA IN BREVE

Giugno 1983, i genitori di Dustin, Kate e Wave vengono uccisi. Le vite dei protagonisti vengono sconvolte dall'evento, fino a farli diventare le persone che ritroveremo nel 2013. Quanto è importante conoscere il passato di una persona per comprenderla al meglio?

DEDICA

A Paul

EPIGRAFE

Incontriamo presto il nostro destino
sulla strada che abbiamo preso per evitarlo

Jean de La Fontaine

INCIPIT

A un certo punto, nei primi giorni di novembre, il corpo del ragazzo scomparso scese sul fondo del fiume. A faccia in giù, urtando appena il letto fangoso, il cadavere fu probabilmente trascinato dalla corrente per diversi chilometri; l'espressione un po' accigliata per la sorpresa, le braccia leggermente scostate dai fianchi, le gambe rigide.

RECENSIONE

Ti incuriosisce, vero, dottore?

La volontà del male, uscito il 12 giugno per NN Editore, è un romanzo impossibile da inserire in un unico genere; farlo consisterebbe nel limitarlo fortemente. È sicuramente definibile come un libro sperimentale (ben riuscito), Dan Chaon mostra sicurezza ed esce completamente dai canoni di genere, strutturali e anche stilistici.

Si tratta di un volume di 478 pagine che stupisce prima di tutto per la sua struttura: non solo, a capitoli alterni, si viaggerà avanti e indietro nella storia dei protagonisti, ma i punti di vista cambieranno ogni volta e, addirittura, all'interno del libro troverete pagine divise, a loro volta, in piccole parti, volte a rappresentare le diverse sfaccettature di una medesima persona o a mostrare i parallelismi della storia tra due personaggi. Sebbene le parti siano ottimamente divise a seconda del tempo che rappresentano, non dovrete stupirvi di incontrare informazioni relative al passato anche nei capitoli legati al presente.

Stilisticamente troverete un linguaggio forte che, però, cambia a seconda del punto di vista. Capire il protagonista di ogni frammento è semplice (oltre che ben esplicitato) perché ognuno di loro ragiona in maniera completamente differente. All'interno ci sarà anche un personaggio che elide ragionamenti e frasi e, infatti, potrà succedere di trovarne di sospese, periodi non terminati che ci faranno immaginare la loro conclusione, ma essa non sarà mai esplicitata.

Avevano deciso che era divertente finire le frasi di Dustin, perché da tempo aveva l'abitudine di perdersi in ellissi, di annaspare in silenzi sempre più lunghi alla ricerca della parola giusta, senza trovarla. Distratto, continuamente distratto, forse al punto che qualcosa non andava nel suo cervello.

La trama del libro è articolata e si scopre poco a poco, perciò vi dirò il minimo indispensabile perché, in questo caso, la scoperta graduale riveste un ruolo fondamentale.
La storia si divide tra un evento tragico, avvenuto nel 1983, e la storia dei medesimi personaggi, e dei loro amici e parenti, nel 2013-2014.  Cosa è successo allora e cosa sta succedendo adesso, lo si scopre avanzando di capitolo in capitolo, punto di vista dopo punto di vista. Non a caso, la traduttrice Silvia Castoldi, nella nota del traduttore lo chiama romanzo-labirinto. Specialmente, all'inizio, perdersi è semplice; non si capirà subito tutto, non si riusciranno ad inquadrare i personaggi, forse non si capirà nemmeno quale parte di tutta la storia sia realmente importante ai fini della trama generale. L'incipit, sarà già spiazzante, in questo senso. Andando avanti, però, vi accorgerete di ricordare ogni svolta, ogni passaggio e di star ricostruendo un puzzle incredibilmente complicato ma sempre più chiaro.

La sera in cui i loro genitori sarebbero stati uccisi, Dustin Tillman e le sue cugine, Kate e Wave, sedevano al tavolo del camper, provvisoriamente parcheggiato lungo il vialetto della casa di famiglia di Dustin, nel Nebraska occidentale. Erano i primi di giugno del 1983.

Nello svolgimento i concetti principali cominceranno a prendere forma e a concretizzarsi, ma anche in questo caso, ad ogni dettaglio scoperto, la situazione si ribalterà completamente, stupendoci ad ogni pagina nuova.

Non sai mai cosa puoi scoprire se permetti a un paziente di andare avanti con la sua storia. A volte è qualcosa di importante.

Il finale, in romanzi di questo tipo, è ciò che spaventa maggiormente. Quando la trama è complessa si ha sempre paura di non ricevere sufficienti risposte e di dover ricostruire da soli passaggi che, invece, avremmo voluto vedere esplicitati da chi la storia l'ha ideata. Dan Chaon riesce a soddisfarci senza, però, far perdere l'alone di mistero alla sua storia che, anche una volta chiuso il libro, ci farà pensare a lei e a tutto ciò che abbiamo scoperto. 

I personaggi rappresentati nel romanzo sono strani, atipici, anomali, poco affidabili. I loro punti di vista sono parziali e incompleti, come sarebbero quelli di tutti noi, ma questo aspetto viene portato all'estremo dalle loro personalità, fortemente colpite e condizionate dal loro retaggio e/o dal loro stile di vita. Li impariamo a conoscere durante il loro punto di vista, ma poi li scopriamo da quello di un altro e, in quel momento, ci accorgiamo di quanto non riuscissimo a scorgere prima. 

«Io credo che in realtà nessuno ricordi quello che gli è successo davvero. Ricordiamo solo le parti che si incastrano in maniera logica».

Uno dei protagonisti è uno psicologo, e all'interno del testo troverete numerosissimi concetti interessanti legati proprio alla psicologia. Termini che vengono spiegati e che ci lasciano il dubbio di cosa stia succedendo a coloro di cui leggiamo; sono malati, sono sani, sono buoni, sono cattivi? Queste definizioni possono essere collegate ai loro comportamenti? Nei loro confronti avvertiamo sia empatia che avversione, non sappiamo bene cosa pensare di loro.

Era vero? Quanto era pazzo? Forse parecchio, non lo sapevo con certezza.

L'atmosfera percepita è quella tipica del weird: tutto concorre al confonderci sempre di più e, anche quando pensiamo di aver compreso qualcosa, siamo noi stessi a non volerci credere e ad aspettarci di scoprire che non sia così. Dan Chaon ci insegna a non fidarci di niente e di nessuno, e per l'intera lettura noi vivremo in bilico, capiremo e non capiremo al medesimo tempo. 

I piani temporali principali, come già detto, sono due: il 1983 e il 2013-14. Nonostante questo, però, il viaggio avanti e indietro nel tempo (solo con i pensieri, ovviamente) sarà ininterrotto e comprenderà tantissimi micro-periodi all'interno (e anche all'esterno) di questo spazio temporale. Inizialmente questo può spiazzare, successivamente diventerà uno degli elementi di maggior pregio della lettura. Nonostante la grande varietà sarà sempre facile comprendere dove e con chi siamo, grazie allo scrittore, attento a questo elemento.

«Spesso il passato è più importante di quanto immaginiamo».

L'ambientazione geografica è prevalentemente l'Ohio, nella zona di Cleveland, che è anche quella in cui vive lo scrittore. Questo elemento è importante per alcuni dettagli che verranno specificati all'interno della trama. Eventi importanti ai fini della storia accadono, però, in altre zone degli Stati Uniti. Sono presenti anche alcune brevi descrizioni dei paesaggi tipici e della geografia del luogo che, grazie a Dan Chaon, d'ora in poi vi apparirà un luogo nebuloso, nascosto.

L'Ohio settentrionale sembrava avvolto in una sorta di penombra all'approssimarsi del solstizio d'inverno, una specie di soffocante mancanza di luce diretta. In giornate come quella finisci per scrutare il cielo in cerca del sole senza individuarne la posizione, tanto è spessa la coltre di nubi.

In conclusione, La volontà del male è un romanzo destabilizzante. Ogni elemento concorre a questa sensazione che può piacere o non piacere, ma che non vi lascerà indifferenti. 

Il linguaggio e il contenuto sono forti e non politically correct, talvolta volgari e parecchio espliciti, si parla di droghe, sesso e violenza. Il libro è complesso, lungo e articolato. Questi sono i motivi per cui, sono certa, non potrà piacere ad ogni lettore. Per lo stesso motivo, però, ritengo questo libro unico, personale, solamente Dan Chaon avrebbe potuto scriverlo in questo esatto modo. I romanzi che si distinguono vanno conosciuti e affrontati, perché rappresentano quella che, per me, è la vera anima della letteratura: l'unicità di un'opera d'arte.
Questo è il motivo per cui lo consiglio a tutti.

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CITAZIONI

Nello stesso arco di mesi, da novembre ad aprile, Dustin Tillman aveva continuato la deriva lungo la sua personale traiettoria.

Senza nicotina, gli sembrava di avere il cervello offuscato da un timore indistinto che gli volteggiava intorno, e il mondo stesso appariva in qualche modo più ostile, come se emanasse – non poteva fare a meno di pensare – il tenue bagliore della volontà del male.

E questa è una delle cose che mi spinge a pensare che sia sia del dolo in queste morti. Come se qualcuno le avesse progettate.

«Gli eventi della nostra vita hanno un senso perché siamo noi che scegliamo di darglielo».

E capì che quella era una cosa di cui non avrebbe mai potuto parlare con nessuno.

Gli occhi di Rusty lo tennero inchiodato mentre i loro corpi oscillavano insieme, e Dustin inghiottì lacrime e catarro, e serrò la bocca. Era vero. Loro due si volevano bene.

È il gioco principale tra i ragazzi dopo i tredici anni: chi riesce a essere più offensivo, a essere più cinico, a fregarsene di più?

La prima volta che l'ho sentito mi sono reso conto che ci sono certi modi di parlare, forse perfino di muovere la lingua e la laringe, che solo una specifica generazione di esseri umani impara.

Era un sorriso che sperai di non vedere mai più, perché in realtà non era un sorriso: era un buco nero, un campo magnetico. 

A diciott'anni è difficile guardare tuo padre. In qualunque situazione.

Il tipo che prende tutti dieci, ha la strada spianata per il college e si sforza di studiare il calcolo infinitesimale in terza media. Ha cominciato a capire troppe cose, e a furia di riflettere ha cancellato ogni speranza dalla sua vita. È proprio questo il pericolo.

C'è questa spirale in cui non riesci a smettere di sentirti una merda perché sei una merda, e quindi ti comporti ancora più da merda.

Finivano ubriachi fradici più o meno quattro o cinque volte alla settimana, e negli ultimi tempi Wave aveva cominciato a comprendere che abitudini del genere non erano solo strane, erano proprio malate. Dopo aver sperimentato di persona due o tre sbronze si era resa conto che le persone normali non riescono a funzionare se si ubriacano quasi tutte le sere.

Se avesse potuto inviare un messaggio indietro nel tempo, avrebbe detto solo questo. Ho fatto del mio meglio. Scusatemi.

La sensazione che non dimenticherà mai: quella che provi dentro un'auto quando comincia a precipitare giù da una collina, e tu oscilli insieme a lei, e il giù è qualcosa che avverti con il corpo. La discesa durerà per il resto della sua vita.

La gente è capace di individuare schemi in qualunque evento casuale. Si chiama apofenia. È la tendenza di noi esseri umani a trovare un senso tra una serie di informazioni scollegate.

È impossibile essere un genitore passivo: era una cosa che ripetevo spesso ai miei pazienti. Un genitore passivo è un ossimoro, come un gamberetto gigante. Se sei passivo, allora non sei un genitore.

C'è una sorta di pace che si diffonde sul visto di una persona ipnotizzata. Un momento in cui si riesce a vedere il bambino che era un tempo, l'aspetto che doveva avere verso i quattro o cinque anni. Certa gente ha la fobia di essere guardata mentre dorme. È orripilante, pensano, si sentono vulnerabili, indifesi. Ma questo ha anche una sua bellezza.

«A volte consideriamo allo stesso modo anche i nostri problemi» aggiunsi. «Li vediamo come se fossero monodimensionali, e ci sembrano tutti collegati. Crediamo che collegando i puntini si formerà un'immagine. Ma molto probabilmente quei puntini non sono collegati. Esistono su piani geometrici distinti, lontani anni luce».

QUARTA DI COPERTINA

Il passato di Dustin Tillman è segnato da una tragedia: trent'anni prima i suoi genitori e gli zii sono stati uccisi da Rusty, il fratello adottivo. In un processo che aveva fatto scalpore per gli inquietanti legami con i culti satanici, Rusty era stato condannato all'ergastolo grazie alle testimonianze di Dustin e della cugina Kate. Ora Dustin è psicologo, vive con la moglie e i due figli una vita apparentemente serena. Finché non riceve la notizia che Rusty è stato rilasciato: tutte le accuse sono cadute. Nel frattempo un suo paziente, Agil Ozorowski, ex poliziotto in congedo, indaga sulle morti di alcuni ragazzi annegati, convinto che siano opera di un serial killer. Inizialmente scettico, Dustin si lascia coinvolgere nell'indagine, mettendo in pericolo la sua vita e quella della sua famiglia.

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
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