La ragazza del treno

Di Paula Hawkins

Piemme

306 pagine

4,5/10

Consigliato: No

Inglese

Thriller

Contemporaneo

Audiolibro

Treno

Romanzo

Narrativa

TRAMA IN BREVE

Una scomparsa che odora di assassinio, una ragazza problematica che ha visto troppo, una struttura su più piani e con diversi punti di vista e tanto mistero sono gli ingredienti che caratterizzano la lettura di La ragazza del treno.

INCIPIT

È seduta sotto una betulla bianca, vicino ai vecchi binari della ferrovia. La ombra è segnalata solo da un mucchietto di pietre, nient'altro. Non volevo attirare l'attenzione sul luogo in cui riposa, ma nemmeno potevo abbandonarla all'oblio. Dormirà in pace, lì: a turbare la sua quiete solo il canto degli uccelli e lo sferragliare dei treni.

RECENSIONE

La ragazza del treno di Paula Hawkins non ha bisogno di presentazioni e, vista la quantità di lettori che lo hanno già letto, nemmeno di recensioni.

Io oggi proverò a dirvi la mia sull'audiolibro, conscia del fatto che la mia opinione sarà piuttosto impopolare. Ricordo, perciò, che la mia recensione non desidera denigrare né autrice, né editore, né i lettori che l'hanno apprezzato, ma solo portare una mia personale analisi al riguardo. Come sempre, voglio anche premettere che la lettura di un libro diverge dall'ascolto di un audiolibro e che, perciò, non tutto quello che dirò sarebbe stato valutato nel medesimo modo se l'avessi letto in versione cartacea o ebook. In questo caso mi è impossibile arguire se l'opinione sarebbe stata migliore o peggiore.

Voglio partire dall'elemento che contraddistingue maggiormente la differenza tra le due tipologie letture: la voce.
Non conosco bene nessuna delle tre lettrici di questa storia, Carolina Crescentini, Marianna Jensen e Alessia Navarro e, perciò, non ho nessuna possibilità e pretesa di valutare il loro lavoro come doppiatrici, ma la lettura generale di questo audiolibro mi è sembrata piatta, totalmente priva di emozione. Come sempre non so se imputare questa impressione alla loro lettura o allo stile dell'autrice, a me fino ad ora totalmente sconosciuto.
Questo ha totalmente inficiato, per me, la percezione dell'atmosfera.

L'esistenza di ben tre doppiatrici aiuta ad indovinare la struttura della narrazione. Il libro è diviso in tre tipologie di capitoli; quelli di Rachel (decisamente più numerosi), quelli di Megan (frequenti) e quelli di Hannah (pochissimi). Mentre il primo punto di vista può essere considerato quello principale, il secondo è quello che funge da espediente per la creazione della suspense. I due racconti, infatti, sono ambientati in due momenti differenti e, mentre il primo è quello che cerca di risolvere il mistero, il secondo è quello che introduce tutti i fattori per far comprendere la sua soluzione. La terza tipologia, invece, aggiunge ben poco alla narrazione, ed è più utile alla fine poiché ricostruisce un pezzo di storia che altrimenti sarebbe andato totalmente perso.

L'incipit è un altro elemento che mostra l'enorme consapevolezza dell'autrice sulla forza della struttura. All'inizio infatti troverete due frasi che ritroverete verso il termine della lettura e che, inserite così all'inizio, hanno una grande forza attrattiva rispetto a ciò che si andrà a leggere. 

Le tre protagoniste sono profondamente diverse tra loro, così come tutti i personaggi principali della narrazione. Mentre Rachel e Megan vengono raccontate sia nel bene che nel male, gli altri vengono lasciati volutamente misteriosi, poiché si comprende sin da subito che il colpevole potrebbe trovarsi proprio tra loro. La scrittrice ricostruisce tutti personaggi problematici, chi per un motivo e chi per un altro. Le loro personalità sono create ad hoc per farci sospettare della loro colpevolezza, perciò non possiamo dire di conoscerli a fondo. 
Ciò che viene evidenziato delle personalità di tutti i personaggi, protagoniste comprese, è costantemente relativo a loro problematiche, soprattutto psicologiche. Sarei curiosa di sapere se questo libro sarebbe piaciuto allo stesso modo se fosse stato un uomo a descrivere delle donne in base alle stesse caratteristiche.

L'ambientazione è molto importante per la storia, e lo si arguisce sin dal titolo. Il treno, infatti, non funge solo come banale mezzo di trasporto, ma rappresenta qualcosa di diverso, e spesso molto importante, per ogni personaggio. Anche il luogo in cui è effettuato il delitto viene descritto, seppur solamente per le conformazioni delle abitazioni rilevanti al fine della trama.

La storia del libro troverà il suo nocciolo solamente a lettura avanzata ed è, perciò, difficile per me menzionarla senza anticipare aspetti che scoprirete solo molto avanti. Quello che mi sento di dire senza rovinarvi nulla è che si tratta di un thriller riguardante un caso di scomparsa in cui, per motivi molto diversi, vengono coinvolti tutti i personaggi principali. La trama è interessante ma inizialmente non originale.
L'introspezione dei personaggi è molto importante, perciò lo si potrebbe definire anche un thriller psicologico, ma non mi sento di categorizzarlo come tale perché ritengo che questo aspetto sia quello meno riuscito.

Come ho già anticipato, per arrivare al caso vero e proprio ci vuole del tempo. La scrittura è ricca di aspetti psicologici, soprattutto legati a Rachel, del tutto ininfluenti al fine della storia thriller, se non per far comprendere quanto poco attendibili potranno essere i suoi giudizi.
La struttura su più piani provoca spesso la ripetizione di alcune scene e concetti, le personalità del personaggio principale è decisamente poco intraprendente e dinamica. Questi sono gli aspetti per cui ho trovato il ritmo di lettura incredibilmente lento, specialmente se si considera il genere letterario di cui fa parte questo libro.

Lo svolgimento, al contrario, aggiunge elementi su elementi, confondendo (volutamente) il lettore ad ogni capitolo. L'autrice cerca di portarci a sospettare di ogni personaggio in maniera ciclica, cambiando spesso le carte in tavola con un'escamotage: la protagonista è un'alcolizzata e, per questo, ha problemi di memoria talmente gravi da "ricordare" solo ciò che le viene raccontato. Si tratta di una persona infelice molto concentrata sulle proprie problematiche e che vive il caso, di fatto non direttamente collegato a lei, come una sorta di cura al suo problema di alcolismo. 
Per questo motivo gli alti e bassi sono numerosi, e i vuoti di memoria sopraggiungono sempre nei momenti più strategicamente adatti, così come i ricordi apparentemente rimossi. Le spiegazioni relative a questo fenomeno di apparente memoria selettiva sono frequenti, nel tentativo di rendere convincente la conclusione.

Il finale è scoppiettante e pieno di scene d'azione, per dare l'effetto a sorpresa (che personalmente non ho sperimentato poiché l'introspezione psicologica porta ad un unico chiaro risultato) ribalta le consapevolezze del lettore. La motivazione data per me è quanto di meno credibile possibile e, devo dirvi la verità, per tutta la durata della lettura mi auguravo non fosse effettivamente così.

In conclusione, trovo che la struttura sia l'enorme punto di forza e motivo della gran parte dell'apprezzamento della storia, sebbene sia convinta che vi siano esempi molto più avvincenti di thriller (e non) scritti in questo modo. Sono altrettanto convinta che la medesima trama raccontata in maniera lineare avrebbe suscitato molti più dubbi nei lettori.
Ciò che ha causato il mio non apprezzamento, al di là di stile/voce, è la credibilità generale. Ovviamente in un thriller non si può cercare la realtà, ma gli espedienti ideati dall'autrice ex novo per rendere credibile questa trama non sono stati sufficienti per rendere coerente l'insieme. 
Cercare di spiegare con motivazioni pseudo scientifiche azioni incoerenti è sempre difficile ma il lettore può decidere di chiudere un occhio, ma quando ciò è scritto nella teoria diverge poi con ciò che effettivamente succede nella pratica è veramente complicato soprassedere, almeno per me.

Anche se so che in molti l'hanno apprezzato moltissimo e che, quindi, ci sarà sicuramente tra chi non l'ha ancora letto qualcuno che potrà persino amarlo, io non mi sento di consigliarlo.  

QUARTA DI COPERTINA

Tutte le mattine Rachel prende lo stesso treno per Londra, che puntualmente fa una sosta davanti a una fila di case. Dal finestrino Rachel osserva la vita delle persone, e fantastica. C'è una coppia in particolare che fa sempre colazione in veranda, a cui Rachel si affeziona. Ha persino dato loro un nome: Jess e Jason, una coppia felice.
Hanno tutto quello che lei ha perduto. Ma un giorno Rachel nota qualcosa che la sconvolge. È un attimo, il treno è già ripartito, ma la sua vita non sarà più la stessa.

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
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