La porta delle tenebre (Vol 2, Dannati)

Di Glenn Cooper

Nord

543 pagine

7/10

Consigliato: Ni

Serie/Saga

Statunitense

Contemporaneo

Narrativa

Romanzo

Thriller

TRAMA IN BREVE

Continua l'avventura di John Camp ed Emily, in un nuovo e ricco episodio.

INCIPIT

«Mamma, dove siamo?»
Non ottenendo risposta, il piccolo Sam ripetè la domanda con più insistenza.
Sua sorella Belle, di soli due anni, scoppiò a piangere.

RECENSIONE

«Non è insolita, amico, questa storia è folle».

La porta delle tenebre è il secondo volume della serie Dannati di Glenn Cooper.

È possibile comprendere il contenuto di questo libro anche leggendolo per primo perché l'autore si premura di raccontare in sintesi gli eventi fondamentali successi precedentemente e perché la terminologia e l'ambientazione ideate da Cooper vengono nuovamente spiegate, anche se per sommi capi. D'altra parte questo secondo libro continua esattamente dalla fine del precedente che, per quanto chiuda un ciclo della storia non può considerarsi autoconclusivo, perciò sconsiglio di leggerli (se si desidera farlo nella loro totalità) in ordine sparso.

In questa mia recensione cercherò di evidenziare le differenze con il primo volume e di non ripetere concetti già introdotti in precedenza nella recensione di Dannati, a cui vi rimando in caso desideraste un'opinione più completa.
Se non avete letto il primo volume vi sconsiglio anche di leggere le citazioni riportate per questo secondo libro, perché potrebbero contenere anticipazioni.

Sapeva in che luogo erano finiti, ma non voleva pronunciarne il nome. Non poteva, perché altrimenti l'avrebbe reso reale. 
La parola che Delia non riusciva a pronunciare era Inferno.

La porta delle tenebre è un sequel scritto e pubblicato a ridosso del primo libro e, per questo, potrebbe essere considerato la sua appendice naturale. Le differenze, infatti, sono poche e maggiormente dovute al necessario sviluppo della trama piuttosto che ad un mutamento o ad un'evolversi della vicenda.

Uno degli aspetti che cambia è la quantità di punti di vista disponibili. All'inizio del romanzo troverete nuovi personaggi e i loro relativi point of view che riusciranno a rendere meno scontata e più interessante la storia. Questa struttura maggiormente articolata andrà a scemare sempre di più fino ad essere ridotta al minimo al termine del volume.

La storia continua e, ovviamente, con essa si sommano nuovi concetti, colpi di scena e strategie. La credibilità in questo caso risulta maggiormente traballante, specie sul finale in cui l'autore utilizza un escamotage che indispettirà i maggiori appassionati di storia. Quest'ultimo aspetto, oltre che nel punto appena specificato, rimane quello più curato e che dà il maggior valore al romanzo. Gli approfondimenti sui personaggi storici sono inferiori ma sempre puntuali. Ho apprezzato particolarmente le parti in cui l'autore mostra la reazione attonita delle persone, morte antecedentemente ad una determinata scoperta, davanti alla sua realizzazione.

La trama è molto simile, anche se più complessa, a quella del volume precedente. Lo svolgimento ripete schemi già visti e letti in Dannati. Nonostante questo il ritmo rimane veloce e la lettura resta facilmente fruibile. Questo avviene grazie alle scelte oculate di Cooper che, talvolta, decide persino di fare un "avanti veloce" in alcune scene, onde evitare un'eccessiva prolissità.

Lo stile è quello tipico del thriller statunitense e, in La porta delle tenebre, troverete un'ancora maggiore quantità di battute da film che si suole chiamare "americanate". Queste rendono il testo simpatico, anche se ciò evidenzia anche lo stereotipo a cui appartiene ogni personaggio, per cui difficilmente il lettore potrà provare una vera e propria empatia nei loro confronti.

«Mi ascolti bene, allora. Un giorno, sarà molto felice di bere qualcosa con lei per parlarle dei miei interessi storici, ma non oggi. Oggi è il giorno in cui lei farà il suo dovere di patriota, per la regina e per il Paese, e mi dirà tutto quello che sa su Enrico VIII.»

Glenn Cooper si riconferma una scrittore sempre attento alle necessità di chi acquista un suo libro e, in questo secondo volume introduce un tema che non stanca mai chi legge: i libri.

Pecca più grande del testo è la sua prevedibilità: è assolutamente impossibile non immaginare sin dalle prime pagine come finirà il volume, sapendo che ce ne sarà uno successivo e conoscendone, per giunta, il titolo.

Maledetto MAAC!... Quale vaso di Pandora aveva scoperchiato il MAAC?

In conclusione, La porta delle tenebre è un libro perfetto da leggere sotto l'ombrellone. Intrattiene e diverte, ma non stimola particolarmente l'immaginazione del lettore, riportandolo su concetti interessanti ma già trattati in precedenza. La gradevolezza di questa lettura è stata discendente e, devo ammettere, che leggerò il prossimo (ed ultimo) volume solo per avere la consapevolezza di chiudere la serie e non per un'eccessiva curiosità. Non è stato difficile portare a termine questa lettura, che ricorderò con simpatia, ma non penso che mi abbia lasciato qualcosa di durevole nella memoria.

La cura non è perfetta ma coerente con il prezzo della mia edizione (4.25€ su Amazon, persino meno del formato Kindle).

Lo consiglio solo a chi ha letto il volume precedente e lo ha apprezzato particolarmente e a chi sente il bisogno di una lettura disimpegnata (ma non priva di qualche nozione interessante) che porti relax, spensieratezza e anche qualche risata. Anche se contiene elementi di romanzo storico, fantasy e fantascienza non credo che sia adatto a chi ricerca una lettura di uno di questi generi. 

CITAZIONI

«Tra qualche giorno sarò come nuovo, guarisco in fretta. Sono un soldato, Emily, ci sono abituato. Quanto a te, be', sei stata fantastica, sono orgoglioso di come sei riuscita a sopravvivere. Ma sei una scienziata».

«Ascoltatemi tutti. In guerra non si abbandona mai un compagno sul campo di battaglia. E questa è una guerra. E sul campo di battaglia ci sono uomini, donne e bambini innocenti».

Aveva sempre pensato all'Inferno come a un luogo di fiamme e zolfo, invece in quel posto c'erano solo sporcizia e polvere.

Pensaci. Di solito le persone che commettono reati così gravi da finire all'Inferno non sono scienziati, ingegneri, inventori o intellettuali. Ci saranno sicuramente delle eccezioni, ma il loro numero non è tale da riuscire a spostare l'ago della bilancia. Ed è per questo che da un punto di vista tecnologico sono fermi al Medioevo.

«Siete davvero convinti di riuscire a portare dei libri dall'altra parte?» intervenne Ben.
«Se sono naturali al cento per cento, non dovrebbero esserci problemi.»
«E quali libri scegliereste?»

«Forse si tratta di uno scherzo», disse il figlio minore di Jack. «Forse siamo un un programma TV.»

Poi, all'improvviso, si udì un forte sibilo, come se un enorme insetto fosse passato sopra le loro teste.

L'oscurità era loro alleata. In fondo, vivevano di notte, almeno nel loro mondo.

«Non avete un posto dove andare, non fate più parte di questo mondo. Avete più cose in comune con noi che con i vivi. Siete creature malvagie. Lo siamo tutti quanti.»

«Non so, magari ci è stata concessa una seconda possibilità... Forse è una specie di test e verremo giudicati.»

«Nell'arco di pochi minuti, ho visto due cose che, da quando sono all'Inferno, non avevo mai visto: uomini vivi e uomini che possono morire.»

«Non abbiamo modo di sapere quali conseguenza ci saranno in seguito al riavvio tra quattro settimane. Temo però che ul'ulteriore attività del collisore amplierà questo portale. Quel che è certo è che non vogliamo ritrovarci a fronteggiare una specie di invasione.»

«Tu hai le tue armi», scherzò John, guardandole il seno.
«Aspetta di vedermi usare la testa.»

«Siamo all'Inferno, Mr Camp. Qui siamo tutti luridi bastardi.»

QUARTA DI COPERTINA

La speranza è durata poco più di un battito di ciglia. La speranza di potere, un giorno, dimenticare il cielo plumbeo e l'atmosfera opprimente dell'Oltre. La speranza di essersi lasciati per sempre alle spalle il mondo dove sono confinati tutti i malvagi vissuti sulla Terra dall'inizio dei tempi. Invece, non appena si rendono conto di avercela fatta, di essere nuovamente a casa, John Camp ed Emily Loughty sono costretti ad affrontare una realtà agghiacciante. L'incubo non è finito. Come previsto, l'avvio dell'acceleratore di particelle ha aperto il varco grazie al quale John ed Emily si sono ritrovati nel laboratorio di Dartford, in Inghilterra, ma allo stesso tempo ha inghiottito un numero imprecisato d'innocenti. Tra cui ci sono anche la sorella e i nipotini di Emily. Lei quindi non ha scelta: per salvarli, deve attraversare ancora una volta la Porta delle Tenebre e tornare all'Inferno. E mentre a Londra c'è chi è determinato a smascherare le menzogne del governo su quanto sta accadendo a Dartford, Emily e John si preparano con una squadra di recupero ad affrontare un viaggio ancor più pericoloso e ricco d'insidie del precedente. Un viaggio durante il quale incontreranno nuovi, terribili nemici, e stringeranno alleanze con coloro che li hanno aiutati a sopravvivere all'Inferno. Ma ci si può veramente fidare di chi, in vita, ha ceduto alle seduzioni del Male ed è da secoli relegato nella terra dei Dannati?

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
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