La città delle bestie è il primo volume di una trilogia scritta da Isabel Allende e rivolta ai lettori più giovani.
Per quanto quest'opera sia rivolta principalmente ai ragazzi, è fruibile ed apprezzabile anche da un pubblico adulto che, però, non deve ricercare in questo testo la "solita" Isabel Allende.
Non è un mistero, infatti, che l'autrice abbia dedicato questa serie ai propri nipoti e, così come potremmo aspettarci da una nonna, è evidente che questa lettura sia particolarmente finalizzata alla trasmissione di valori, oltre che al divertimento. Elemento principale di questo libro è, perciò, il messaggio. Non solo il ragazzino protagonista, Alex, potrà essere un ottimo esempio per i giovani lettori per alcune scelte di vita fatte (riguardo al fumo, alla droga ecc...) ma, attraverso questo volume, avrà modo anche di intraprendere un percorso che lo aiuterà a cambiare il proprio atteggiamento rispetto a molti aspetti della vita quotidiana che potrebbero far riflettere e migliorare anche i lettori più grandi (come ad esempio l'atteggiamento aperto e rispettoso nei riguardi del cibo che non si conosce).
La trama ci parla di Alex, un ragazzo come tanti che, come purtroppo succede nella realtà di tutti i giorni, sta attraversando un momento molto difficile della propria esistenza: la madre è gravemente ammalata e si trova all'ospedale. Di Alex e dei suoi fratelli si sta occupando il padre, diviso tra loro e le visite alla moglie. La situazione è già traballante a causa dell'instabilità emotiva di tutti loro e delle difficoltà del padre nel ricoprire un ruolo mai conosciuto fino a quel momento, ma poco dopo tutto cambia e prende una piega del tutto inaspettata: alfine di curare la donna urge il trasferimento dell'intera famiglia e, il giovane Alex, viene separato dai fratelli e viene destinato alle cure della nonna Kate.
La donna in questione, però, è una reporter del National Geographic ed è tutto fuorché una nonna canonica.
Nello svolgimento della storia, la giornalista porta Alex in un viaggio in Amazzonia; lo scopo è quello di scoprire il più possibile su una creatura temibile e leggendaria chiamata "La Bestia". Da qui inizierà un'incredibile avventura che farà anche da percorso di formazione per il ragazzo, che si troverà catapultato in una realtà completamente diversa che renderà gli insegnamenti impartitogli qualcosa di concreto che lo cambieranno (in meglio) per sempre.
Ovviamente, trattandosi di un romanzo per ragazzi, non bisogna aspettarsi qualcosa di stupefacente dal punto di vista strutturale: è piuttosto semplice immaginare i diversi sviluppi che la storia avrà ed intuire il colpo di scena finale. Se lo si legge da adulti deve essere fatto con una volontà diversa da quella che accompagna le altre opere dell'autrice. Bisogna, insomma, ritornare un po' bambini ed essere aperti all'entusiasmo che solo una vera avventura può dare. In questo modo l'atmosfera sarà ben percepibile e divertirà ogni tipo di lettore.
Anche nello stile Allende muta, il linguaggio si fa più concreto così come gli accadimenti: la magia, il sovrannaturale e il non detto saranno presenti ma sempre facilmente comprensibili. L'indubbia qualità dell'autrice come narratrice rimane.
Nel libro c'è un cambio di ambientazione totale: si passa dalla prima impressione di Alex in città a quella di lui che si ritrova per la prima volta in un luogo sperduto e lontano dalla civiltà come l'Amazzonia. È incredibile come l'autrice riesca a riprodurre queste due esperienze conoscitive completamente diverse tra loro con la medesima capacità, riuscendo a darci l'impressione di essere insieme a lui e di vedere tutto attraverso i suoi occhi.
Bello anche il rapporto che si sviluppa tra i diversi personaggi; la nonna "tosta" che ama il nipote senza mai dichiararlo apertamente, il ragazzo e la ragazza che hanno tra di loro un'amicizia sincera e forse impossibile da avere nella "civiltà", la spiegazione di come gli Indios vedono la vita e il rapporto con gli altri.
È stato il primo libro letto da Evelina Nazzari che ho ascoltato, ed ho apprezzato molto la sua voce, perfetta per sostituirsi a quella di I. Allende e attenta alle sfumature.
Per la prima volta ho scelto di ascoltare come audiolibro un libro che, effettivamente, possedevo anche in cartaceo. La scelta è dovuta al fatto che ero consapevole della mia diffidenza verso questa serie per ragazzi e che, probabilmente, l'avrei letta solamente fra moltissimi anni in versione cartacea. Sono stata contenta di aver fatto questa scelta che, probabilmente, mi ha aiutata anche ad apprezzare ancora di più il volume. Ascolterò presto anche il seguito, Il regno del drago d'oro e, quasi certamente, anche il terzo ed ultimo volume.
Consiglio l'audiolibro (e anche il libro) sia ai giovani che agli adulti che hanno voglia di riscoprire il gusto di queste letture. Se state cercando qualcosa da regalare a figli o nipoti giovani credo proprio che quest'opera possa essere tra le più adatte. Perfetto anche come audiolibro da ascoltare con tutta la famiglia.