Tullio Pericoli (pittore e disegnatore) reinventa in questo volume il concetto di testo a fronte. Infatti, in questo piccolo volume di sole 65 pagine, al testo viene contrapposta una traduzione ad immagini.

Ottima l'idea, trasporre in immagini il testo de La casa ideale di Robert Louis Stevenson, ma realizzazione – per me – molto deludente.

Le immagini sono piccole e in bianco e nero, piuttosto semplici e con elementi basici.
Questa è la seconda versione rifatta dopo tredici anni in cui Pericoli ha ridisegnato tutte le immagini ad hoc in questo modo. Nella prima versione le immagini erano a colori e di diverse dimensioni: senza ombra di dubbio l'avrei preferita.

Stevenson è un autore che, secondo me, non rende in bianco e nero: ciò che lo contraddistingueva, la sua firma letteraria, era proprio il rappresentare in un colore acceso ogni aspetto della vita.

Nella valutazione ho fatto una media tra valutazione al testo (breve ma evocativo) e le immagini (deludenti esteticamente e, per me, poco adatte al personaggio rappresentato).

In generale non lo consiglierei, ma per chi ama Robert Louis Stevenson può essere piacevole leggerlo e poterlo consultare. 

Io sono contenta di averlo acquistato, nonostante tutto!

Questo piccolo libro è forse il lavoro più personale, e anche più segreto, di Tullio Pericoli. E lo è al punto che, a tredici anni dalla sua prima edizione, Pericoli ha deciso di ridisegnarlo, avvicinandolo in modo ancora più preciso all'idea da cui era nato. Allora, infatti, "La casa ideale" era stato presentato come un piccolo film tutto di carta su Robert Louis Stevenson, e sulla sua fantasia dello spazio in cui sarebbe possibile una vita perfetta. Bene, quel piccolo film oggi Pericoli lo ripresenta nella veste in cui si è reso a poco a poco conto di averlo sempre pensato: in un bianco e nero assoluto, cioè, dove le immagini si possono anche leggere, e le parole – a loro volta presentate come fotogrammi – si possono anche guardare. Da un punto qualsiasi fra quelle due pellicole parallele è ricominciato il sogno di Pericoli e Stevenson: e da un altro punto ancora può ricominciare, adesso, quello del lettore.

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