«Più gli uomini sono soli, più diventano fantasiosi.»
Jungle Rudy di Jan Brokken, edito da Iperborea, è una biografia su Rudy Truffino, pioniere che ha esplorato e ha fatto scoprire i maggiori segreti della Gran Sabana. Uomini e donne molto famosi sono stati condotti da lui ad esplorare le meraviglie della zona e, la sua figura, rimarrà per sempre fortemente legata ad essa.
Si tratta del mio primo libro di quest'autore, famoso proprio per la sua capacità di riportare storie vere ed interessanti nelle sue opere, e sono rimasta piacevolmente sorpresa da questa sua capacità.
Jungle Rudy, infatti, si legge facilmente quanto un volume di narrativa, sebbene sia ricco di informazioni e date. Per riuscire ad immagazzinare tutto ciò che Brokken ci insegna bisognerebbe rileggerlo più e più volte, ma nonostante questo il ritmo di lettura è sempre scorrevole e veloce e, vista l'ambientazione, adatto anche alla letture sotto l'ombrellone.
Quando per l'ennesima volta degli ispettori vennero a comunicargli che per la terra di cui si era impossessato doveva pagare le tasse più una sostanziosa bustarella, Rudy imbracciò il fucile e sparò un paio di colpi in aria. E mentre quelli scappavano di corsa, gridò: «Io sono il dittatore di Ucaima.»
Il libro è diviso in tre parti che indicano rispettivamente tre diversi viaggi dell'autore verso le zone descritte nel testo.
La prima parte, che occupa metà del volume si divide in due narrazioni, alternate tra loro. Nella prima, Brokken ci racconta il suo primo viaggio a Canaima (1995), a cominciare dal momento in cui è sceso dall'aereo fino a quello della sua partenza, nella seconda ripercorriamo la vita di Jungle Rudy come pioniere; ci vengono spiegati i primi tentativi dell'uomo di scappare dalla propria realtà olandese e di rifarsi una vita in un luogo sperduto. Talvolta i flashback e le considerazioni su Rudy Truffino sono presenti anche nella parte del viaggio, così come informazioni legate ad altri pionieri e personaggi importanti per il luogo e la sua trasformazione.
Il fascino dell'argomento, oltre che nell'importanza oggettiva del suo ruolo per la regione, è legato anche alla sua particolare personalità: pertinace ed apparentemente imperturbabile, è sopravvissuto anche grazie al suo spirito di intraprendenza e al suo coraggio. Alcune delle situazioni che ci vengono descritte sono degne di un film d'azione, eppure, rispecchiano solamente la sua realtà.
Truffino non ci pensò due volte. Aspettò la prima curva utile e saltò fuori dal cassone. Si sentì subito una scarica di fucili, ma gli andò bene: era finito in un fossato e i proiettili gli sibilarono sopra la testa.
Sin dall'incipit, noterete come il viaggio e la figura di Jungle Rudy siano fortemente intrecciati.
Titolo e scelte narrative non mettono in dubbio l'intento dell'autore (esplicitato anche all'interno del testo): parlare di Rudy Truffino. Perciò non c'è da stupirsi se, nelle due parti successive, ciò che scopriremo sarà fortemente legato alla sua famiglia (passata e futura) e alla conoscenza di tutti coloro che hanno avuto a che fare con lui.
Fu sentendo questo aneddoto, credo, che decisi che avrei scritto di Rudy Truffino.
O forse fu qualche tempo dopo, quando trovai il diario di Gerti.
O più tardi ancora, quando scoprii che fatica disumana richiedesse costruire qualsiasi cosa nella giungla, e la tremenda velocità con cui tutto andava poi perduto.
Scopriremo, dunque, anche la storia dei suoi genitori e l'avvenire delle sue figlie, cresciute e vissute per lungo tempo in una situazione decisamente inusuale per ragazze della loro età, che hanno visto la patria d'origine del padre, l'Olanda, esclusivamente a tarda età, ormai incapaci di comprendere completamente le "regole" che, per noi, sono comuni ed implicite.
Oltre che dalle parole dei protagonisti, Brokken scoprirà tantissimo sui personaggi della sua storia attraverso i loro oggetti personali: il diario di Gertri (la moglie di Rudy), le frasi sottolineate e gli appunti presi sui tantissimi libri, i numerosissimi dischi collezionati, le lettere conservate.
Per Truffino, la vera giungla si trovava lontano dalla foresta vergine e, al calare della sera, leggeva di Nostradamus o di agghiaccianti delitti commessi a San Francisco e Los Angeles.
Nonostante questo, ci sarebbe stato ancora tanto da scoprire sul tema e, per questo, il lettore, chiuderà il volume con rinnovata curiosità, rimpiangendo di non aver potuto sapere di più. L'approfondimento donatoci dall'autore, però, è comunque sufficiente a farci conoscere, e anche stimare o biasimare, tutte le caratteristiche principali di Jungle Rudy e a darci la sensazione di averlo conosciuto realmente.
Quando nel tardo pomeriggio prendemmo la via del ritorno sotto un cielo fiammeggiante, mi sentii travolgere da un'immensa solitudine.
A supporto della nostra fantasia vi sono anche numerosissime fotografie, scattate o recuperate dallo scrittore, che ci mostrano il protagonista, la sua famiglia e i suoi amici e animali e abitazioni tipici del luogo. Anche in copertina troverete una rielaborazione grafica di una di esse, presente all'interno del volume.
In conclusione, Jan Brokken ci presenta una figura importante che non tutti conoscono (io non ne sapevo assolutamente niente), mostrandocela a tutto tondo sia nella sfera professionale che in quella personale. L'autore, inoltre, ci parla della Gran Sabana, degli animali che la vivono, della flora meravigliosa che ospita e, soprattutto, ci racconta di come gli indios si comportavano e in cosa credevano e, come, l'avvento di quella che noi chiamiamo civiltà abbia cambiato drasticamente (e se in positivo o in negativo è difficile deciderlo) la loro vita.
Come sempre il formato Iperborea rende i suoi libri riconoscibili (e, per quanto mi riguarda, particolarmente piacevoli da leggere), curati sia nel contenuto che nell'estetica.
È un libro utile che si legge con facilità e su un argomento interessante ma poco trattato; difficilmente si potrebbe richiedere di più da una biografia!
Se fosse un film nel trailer apparirebbe la scritta "tratto da un'incredibile storia vera" e, dato che queste trovate commerciali non si confanno alla serietà dell'editore ve lo dico io; perché merita assolutamente maggiore attenzione.
Per questi motivi ve lo consiglio: io ho già deciso di recuperare tutto ciò che l'autore ha scritto, perché con questo volume mi ha completamente conquistata!