La sveglia suona, un altro giorno è cominciato e come tutti gli altri che lo hanno preceduto anche questo non merita di essere vissuto.
Inferno dentro di Claudio Marcaccini edito Haiku Edizioni è un noir soprannaturale.
Così come accade spesso nei noir, la trama del romanzo è a doppio binario: da una parte troviamo l'indagine ufficiale, dall'altra quella a fine personale.
Quella ufficiale coinvolge il protagonista, Rolando Lanzi, perché è un ispettore di polizia chiamato a trovare il colpevole di un omicidio.
Quella personale è legata alla morte della moglie, avvenuta cinque anni prima ma avvolta ancora nel mistero.
Il protagonista è stato profondamente segnato dalla scomparsa della amatissima coniuge e, da quel momento, è diventato una persona completamente differente; paranoico, duro, cattivo e completamente privo di sentimenti, non avrà pace finché non saprà cosa le è successo veramente. Il Rolando che incontriamo è un uomo ormai già del tutto cambiato, che non dà la giusta importanza al proprio lavoro, fa ciò che gli pare e si comporta con superficialità e cattiveria nei confronti degli altri, uomini e donne.
È lui stesso a raccontarci ciò che gli succede, al tempo presente, e si comporta con il lettore con il medesimo atteggiamento che riserva per gli altri.
Le sue parole sono spesso ripetitive (ad esempio paranoia/paranoie/paranoico vengono ripetuti continuamente, per rendere l'idea) e i concetti raccontati, seppur via via approfonditi, rimangono i medesimi: l'unico motivo per cui vive ancora è trovare il colpevole della morte della moglie, la sua non è vita è una mera sopravvivenza finalizzata allo scopo che si è preposto.
Devo riconoscere che ormai non mi sopporta nessuno, capisco che è difficile lavorare con me: tutti mi considerano paranoico. Certo, sono un uomo che ha tutti i difetti del mondo, ma amo mia moglie e fino a che non troverò chi l'ha uccisa non riuscirò a darmi pace.
Gli altri personaggi ci vengono raccontati dal suo punto di vista, piuttosto superficiale, limitato e nettamente maschile (e spesso anche piuttosto maschilista, sebbene ciò venga compensato da frasi pro donne). Apparentemente il suo atteggiamento sembra creare un grande odio da parte degli uomini ma una reazione quasi afrodisiaca da parte delle donne che vedono in lui il classico stronzo, bello e dannato, da riabilitare e portare al matrimonio. Sono proprio le donne, innamorate all'unanimità, a seguire i propri sentimenti anziché il raziocinio e a coprirlo, permettendogli di fare ciò che preferisce, senza rischiare di rovinarsi completamente la vita.
È il mio capo, il Commissario Lara Diacono, è grazie a lei se sono ancora in servizio, mi difende da tutto e da tutti, ci riesce perché essendo una bella donna sa come manipolare gli uomini e situazioni. Ama più il suo lavoro degli uomini, più di ogni rapporto personale, i casi strani della vita.
Lo stile è colloquiale, l'impressione che abbiamo è che Rolando ci parli di getto, senza pensare minimamente a stare attento a ciò che dice ed esprimendo in qualsiasi momento la prima cosa che gli viene in mente. Lui se ne frega e ci tiene a farcelo notare. Per lo stesso motivo nel testo, specialmente all'inizio, troverete frasi esplicite che descriveranno anche rapporti sessuali.
I dialoghi spesso rispecchiano la vacuità dei legami interpersonali del protagonista con gli altri e la sua stessa interiorità, completamente offuscata dal dolore.
– Aspettati delle mie chiamate da ora in poi.
– Ci conto, non fare lo stronzo che poi non mi chiami.
– Ma figurati, vedrai che ti chiamo.
La struttura del libro funziona molto bene perché il testo si apre con un incipit che, in realtà, rappresenta il finale della vicenda. Non svela niente di fondamentale per indovinarlo, ma crea aspettative per ciò che accadrà.
I capitoli variano di dimensione ma non sono mai eccessivamente lunghi, i loro titoli rispecchiano il contenuto e, infatti, le medesime parole che denominano un frammento di testo sono anche presenti nello stesso.
All'interno del testo sono presenti anche scene che non coinvolgono il protagonista ma che ci vengono introdotte da lui come se sapesse ciò che sta avvenendo,.
Il testo è ambientato a Roma e l'autore dimostra di conoscere perfettamente le strade e i luoghi reali di cui racconta. Vengono anche specificati i percorsi scelti per inseguimenti o missioni e, per chi conosce la città, potrà essere divertente verificare quanto detto.
La parte soprannaturale viene introdotta dapprima con alcune frasi che svelano l'atteggiamento ambiguo del protagonista con questo aspetto (talvolta dice di non crederci, talaltra invece ammette di aver pensato esistesse) e successivamente resa esplicita nello svolgimento.
In conclusione, trovo che questo testo sia coraggioso, e come tale non sia adatto ad ogni lettore. È difficile amare il protagonista o considerare credibili le reazioni di coloro che gli stanno intorno, ma la motivazione per cui questo personaggio è così spinto all'inizio si può comprendere verso la fine, anche se purtroppo non posso spiegarvi perché, dato che sarebbe una grande anticipazione. Io non sono riuscita ad apprezzarlo, ma penso che con una maggiore apertura mentale verso lo stereotipo possa anche essere letto in modo divertente e piacevole. L'effetto che a me ha creato disagio è sicuramente voluto, perciò potrà portare anche alla reazione contraria. Inoltre, io ho letto una versione ancora in bozza e non completamente lavorata e curata come quella che invece potrete acquistare voi, dunque, potrei essere stata in parte condizionata da questo nella mia valutazione.
Per questo motivo non so se consigliarlo o meno; è un libro di opposti che cerca di esprimere con la durezza e la chiusura di mente qualcosa di profondo ed importante. Può piacere o non piacere, difficilmente non farà provare alcuna emozione.