TRAMA IN BREVE

Elena e sua mamma, Susanna, sono in crisi. Entrambe hanno un problema che faticano ad affrontare da sole ma, al contempo, a causa del rapporto poco intimo instauratosi tra loro, capiscono di doversi prima conoscere meglio ed alleare e, solo successivamente, confidarsi. Parte così un viaggio tra i profumi, che ci aiuterà a scoprire il passato di Susanna e ci farà comprendere meglio il presente della figlia.

DEDICA

A chi sa sorridere, custodire i segreti,
incoraggiare e soprattutto sa amare.
Agli amici.
Questo libro è per voi.

EPIGRAFE

«La rosa è senza perché: fiorisce perché fiorisce, non bada a sé stessa, non chiede se la si vede.»
ANGELUS SILESIUS

INCIPIT

Le piace il grande albero sul prato davanti alla loro casa.
Le piacciono i fiori dai petali bianchi di cui sua madre si prende cura.
Hanno un buon profumo. Un odore lieve che la fa sorridere e le tiene compagnia mentre la mamma lavora e lei la osserva in silenzio.

OPINIONE VELOCE

«Habibti
Amore mio.
Nessun altro l'aveva mai chiamata così.

🌻 Carezza.⁣⁣

🤗 Con il termine ‘Comfort Zone’ in lettura tendiamo ad intendere quel genere letterario che leggiamo ‘di solito’. Quello che, davanti ad un dubbio amletico, tenderemmo a preferire.⁣

😅 D’altra parte, però, io solitamente quando scelgo un testo lo scelgo appositamente difficile, stilisticamente e strutturalmente complesso. Solitamente io cerco una ‘sfida’ non qualcosa di confortevole.⁣

😱 Paradossalmente, insomma, la mia comfort zone è formata da libri che non definirei mai ‘confortanti’ per me.⁣

🤗 Eppure, in questo periodo, il bisogno di una carezza, di un abbraccio, di un conforto letterario, nasce anche per me che, con la Letteratura, solitamente ci ‘lotto’ più che adagiarmici. ⁣⁣

📖 Il profumo sa chi sei di Cristina Caboni è questo. Un abbraccio, anche materno, che ti dice che il mondo sì, non è perfetto, ma andrà tutto bene.⁣

🌺 Allo stesso tempo, però, insegna: fa capire che non é tutta un utopia. Che devi essere tu il primo a crederci, a seguire ciò che sei e a non farti scoraggiare. Il talento innato esiste, e se hai il coraggio di seguirlo, puoi essere felice, ma deriva da tempo e fatica e anche da strade sbagliate che, un tempo, potevano sembrarti giuste.⁣

👍🏻 Se avete bisogno di conforto, di un abbraccio, di una carezza insomma, è quello che fa per voi. Anche per stimolarvi a credere nei vostri progetti. ⁣

Leggetelo come se foste in un prato pieno di fiori, in una bellissima giornata di primavera, con tutto il tempo del mondo, vogliosi solo di stare bene, nei sensi e nella mente. ⁣

❓E il conforto, voi, in quale tipo di libri lo cercate? Corrisponde con la vostra cosiddetta ‘comfort zone’? O, come me, dai libri cercate più ‘conflitto’ che ‘pace’?⁣

CITAZIONI

Elena ubbidisce sempre. Anche quando vorrebbe continuare a giocare. La mamma le dice che è brava, che è la bambina più bella e importante del mondo. Elena ci crede, perché la sua mamma non dice mai bugie.

Ogni odore è allo stesso tempo un colore, e il profumo è come un dipinto fissato alle pareti della sua memoria.

Aveva la sensazione di aver perso una parte di sé, quella che le permetteva non solo di vedere tutto, ma di capirlo, e di averne la piena consapevolezza. Faticava a percepire il cuore, l'essenza di cil che la circondava.
Avvertiva un senso di distacco, quando invece il profumo avrebbe dovuto riempirle l'anima, farla vibrare di meraviglia, di piacere.

L'Arno era in piena.
pesanti di fango e detriti, le acque vorticavano sotto i piloni di Ponte Vecchio, mentre i flutti ribollivano schiumanti. Con gli occhi incollati a quello spettacolo spaventoso, Susanna Rossini si chiedeva che cosa non andasse in lei.
Perché a lei piaceva.

Era un rompicapo sua figlia. Non sapeva come prenderla. Qualsiasi cosa dicesse o facesse, con sua grande disappunto, sortiva l'effetto contrario delle sue iniziali ragioni. «Ci sono persone che non dovrebbero fare figli.» La verità era pura e semplice. Lei non era una buona madre, non era una persona carina, non era amabile, e francamente piacere agli altri era l'ultima cosa che la interessava.

Le persone credevano che fossero le azioni degli altri a pregiudicare le proprie scelte, ma si sbagliavano. Le uniche vere, grandi infinite prigioni erano quelle che uno si costruiva intorno da solo. Da quello non si poteva sfuggire.

Trovava quasi divertente che la prima cosa di lui che l'avesse colpita fosse stato l'odore. Ma in realtà era naturale. Perché era attraverso l'olfatto che lei si rapportava con il mondo. Guardare non le era mai bastato.
Aveva bisogno di sentire.

«Come stai tesoro?»
La sua voce era gentile, affettuosa. Ma sapeva quanto rapidamente potesse cambiare umore. Avere a che fare con sua madre era come guardare le acque del mare, non sapevi mai per quanto tempo sarebbero rimaste calme.

«Mia nonna mi diceva che, se avessi fatto attenzione, se mi fossi impegnata, sarei riuscita a sentire le storie di questa terra. Le piante le conoscevano, ne erano le custodi.»
«E ci riuscivi?» Cail la fissava intensamente.
Elena ricambiò il suo sguardo. «Sì, per quanto sembri una follia, ci riuscivo.»
«Le piante comunicano in modo diverso, ma esistono, sono creature viventi e come tali hanno il loro modo di relazionarsi.»

Inginocchiata davanti ai fiori, Elena annusò emozionata i serici petali, gli occhi immersi in quella bellezza. «Gli adorati gigli di mia nonna. Era così che chiamava le iris, sai?»
Cercò il profumo ancora lieve, appena abbozzato. Soffice, terso come una carezza. Sapeva di nuove possibilità, di futuro e di coraggio.

«Dovresti smetterla di fare contenti gli altri, sai? Non riusciresti a soddisfarli nemmeno se vivessi due vite. Sei tu quella che conta davvero, non l'opinione di chi ti sta accanto. Ci vuole un sano pizzico di egoismo per sopravvivere in questo mondo. Fai sempre quello che in cuor tuo ritieni giusto, Elena. Non farti trascinare da ciò che potrebbe essere giusto o lecito per gli altri. Sei tu quella con cui devi necessariamente convivere. Sei tu l'unica a cui devi rendere conto: segui il tuo cuore.»

QUARTA DI COPERTINA

Per Elena i profumi sono tutto. Sono il suo modo di leggere il mondo che la circonda e non l’hanno mai tradita. A Parigi, le sue cre­azioni personalizzate sono richiestissime, per­ché solo lei sa guardare in fondo alle persone e trovare l’essenza giusta. È la sua vocazione, e lei è felice che sia così. Per questo, quando un giorno, all’improvviso, perde la capacità di creare, la sua vita si trasforma in un in­cubo. La magia dei profumi sembra svanita. Proprio allora le arriva una proposta dall’ulti­ma persona da cui se la sarebbe mai aspettata: Susanna, sua madre, che non è mai riuscita a volerle bene e che ha creato in lei un vuoto incolmabile. La donna le chiede di accompa­gnarla in un viaggio partendo da Firenze e dal palazzo delle Rossini, le antenate da cui Elena ha imparato tutto quello che sa. Vuole portarla con sé in Giappone perché nel paese dei fiori di ciliegio l’arte profumiera è guidata dalla semplicità e dalla purezza. Per poi farsi trasportare dalla potenza delle rose attraver­so l’India e fino a Ta’if, in Arabia Saudita, dove il Fiore del Re è tradizione e sacralità. Una strada alla ricerca di ciò che Elena teme di aver smarrito. Una strada che profuma di fiori e incenso. Ma per Elena questo viaggio significa qualcosa di più, perché l’avvicina a una risposta che cerca da anni. Perché il pro­fumo è il sentiero da seguire, ma solo quando capiamo chi siamo davvero possiamo appro­dare alla nostra meta e toccare con mano la nostra pura essenza.
Cristina Caboni fa un regalo ai suoi lettori ritornando alla protagonista e al fascino del suo esordio, Il sentiero dei profumi, che l’ha consacrata nel panorama letterario italiano. Un esordio che, dopo tanti anni, continua a vivere nel cuore di chi l’ha amato. Elena Ros­sini è di nuovo con noi tra i vicoli di Parigi, gli scorci di Firenze e le nuove mete del suo viaggio. Al suo fianco ci sono amici vecchi e nuovi, ma soprattutto i profumi, che tanto hanno da dire e da insegnare a ognuno di noi.

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
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