La sua vita non era particolarmente tragica, ma la malinconia era per lei più interessante della quotidianità.
Esce oggi, 12 Settembre 2019, Il movimento delle foglie di Tom Drury, ultimo romanzo dell'autore portato qui in Italia da NN Editore e tradotto da Gianni Pannofino.
L'autore statunitense, celebre in particolare per la Trilogia di Grouse County già pubblicata in Italia dall'editore, si cimenta in questo volume in quella che lui stesso definisce (nella nota dell'autore a fondo pagina) "uno dei romanzi più d'azione che ho scritto".
In realtà, quello che il lettore deve aspettarsi non è un thriller: il libro, per quanto molto scorrevole e snello, è improntato maggiormente su un'atmosfera placida ed ineluttabile che si accompagna, per la prima metà del volume, a scene singole che ripercorrono gli aspetti salienti della vita del protagonista, Pierre. La trama, dunque, non mostra il proprio nocciolo centrale sin da subito, limitandosi a lasciarci degli indizi necessari a comprendere il seguito della storia. Solamente nella seconda metà gli eventi cominceranno a prendere velocità, pur mantenendo la loro aura di mistero. Lo svolgimento sarà, dunque, più movimentato e centrato.
Alla festa, insomma, Pierre non se la passava tanto bene, ma pareva che non potesse farci niente. Eppure a volte, proprio quando meno lo meritiamo, ci capita qualcosa di buono.
Tom Drury in questo libro mostra: ci racconta ciò che è successo e ciò che succede senza inserirsi all'interno del racconto. Lascia a noi i possibili giudizi, l'eventuale incredulità, la comprensione. Lo stile è semplice e asciutto ma trasmette riflessione e attenzione ai dettagli a chi legge. In una lettura ad alta voce o condivisa ci si potrebbe soffermare su tantissime questioni della vita quotidiana che vengono rappresentate con veridicità ma mai lasciate stagnare sul fondo della storia. Alcune di esse le potete trovare anche nelle citazioni nel pannello sottostante.
Lo stesso si può dire del messaggio trasmesso dal dialogo che racchiude il titolo dell'edizione italiana (il perché non sia stata fatta una traduzione letterale è spiegato egregiamente da Drury alla fine del volume); il movimento delle foglie è un fenomeno scontato per la maggioranza di noi, eppure Pierre, lo considera un motivo per essere felice. Ed è inevitabile, leggendo questo passaggio, interrogarsi su quanti aspetti della vita non notiamo più e che, pure, solamente esistendo possono dimostrare qualcosa di immenso, di più grande di noi.
«È che io credevo che la vita sarebbe stata divertente. Questa era l'idea che mi ero fatta».
«Ma la vita è divertente» dice Pierre. «Non credi? Cioè non come al luna park, ma tu scrivi poesie, le foglie si muovono, ogni tanto si scopa... non è bello?».
«Le foglie si muovono?»
«Sì, hai capito cosa intendo».
«Ohm che gioia! Le foglie si muovono».
«Giuro che lo penso veramente».
«Lo so».
Questo prepara in parte, così come l'epigrafe scelta dall'autore, alla svolta soprannaturale che avrà il testo. Questo elemento fuori dal comune non deve essere visto con preoccupazione da coloro che non lo amano o usualmente lo temono: non ha alcun tipo di risvolto horror e, anzi, viene rappresentato con naturalezza e semplicità, la sensazione provata è amara ma delicata, così come i comportamenti dei diretti interessati.
Come sempre, i libri di NN sono finemente curati e tradotti. La struttura del volume lascia molto respiro al lettore; i capitoli sono ben distinti, il testo è scritto con un carattere piacevolmente affrontabile (dettaglio che sembra scontato ma che, ultimamente, è sempre meno presente nei libri che leggo) e anche il testo scorre velocemente grazie alla presenza di dialoghi e di frasi brevi ed essenziali. Il ritmo di lettura, perciò, è veloce.
In conclusione, penso che in apparenza questo libro di Drury possa sembrare differente a causa della maggiore azione e dell'elemento soprannaturale ma che, in realtà, contenga al suo interno gli stessi elementi che caratterizzano l'autore.
Come nella Trilogia di Grouse County il testo è collegato ma non contiene tutte le scene possibili, è essenziale, chi legge ha la possibilità di scegliere il perché della rappresentazione di determinati dialoghi o accadimenti piuttosto che di altri e di trarre le proprie conclusioni. Mai come in questo scrittore ho notato l'incredibile fiducia nel lettore, verso il quale Drury si mette in una condizione di parità, raccontandoci nel migliore dei modi (facilmente ma con attenzione ai dettagli) ciò che vede e invitandoci a vederlo a nostra volta.
E, per quanto sia difficile da comprendere prima di leggere il libro, trovo che un altro aspetto ottimamente rappresentato sia la concretezza dell'autore, che riesce a rendere credibile anche ciò che, solitamente si potrebbe considerare impossibile, rappresentandolo senza fronzoli; per quello che è e basta. Non eccede mai, non indulge in spiegazioni o puri esercizi di stile, è puro.
Il movimento delle foglie è un libro ben scritto, tradotto e curato e, anche se sono un'amante delle scene più movimentate che si troveranno alla fine, mi ha colpita particolarmente per la sua forza interiore.
Non colpisce come un thriller, sussurra. Una volta sentito però, così come il movimento delle foglie, ci apparirà impossibile dimenticarlo e, averlo notato ci farà sentire privilegiati, felici.
Era stato un momento di perfezione, cosa rara in questo mondo scomposto.
Lo consiglio a tutti perché penso che possa piacere a molte tipologie differenti di lettori. È davvero una piccola perla; trattatela con la stessa attenzione e cura con cui è stata creata.