TRAMA IN BREVE

A diciannove anni, Richard Slade è stato condannato per aver stuprato una ragazza, lui nero, lei testimone, non ha avuto alcuna speranza di cavarsela.
Solo quasi trent'anni dopo, grazie all'esame del DNA è stato dimostrato innocente e scarcerato.
In Il country club scoprirete le conseguenze della sua rinnovata libertà...

DEDICA

A Karen, come sempre

INCIPIT

In archivio la roba te la devi cercare da solo, il che non aiuta, visto che i nostri reporter hanno seri problemi con i macchinari e non c'è nessuno che gli spieghi per la terza volta come caricare un microfilm. Guardare uno come Ray Long che prova ad avviare il lettore, mi ha fatto notare una volta Jackson, è un po' come osservare una scimmia che cerca di scoparsi una palla da football.

RECENSIONE

Non sono un uomo malvagio, ma sono un rognoso reporter purosangue. A volte mi piacerebbe che chiunque si diverta guardarci mentre inseguiamo la verità lanciasse il bastoncino a qualche altro cane. Io non ho mai saputo resistere all'istinto di andarlo a prendere e poi tornare per farmi dare una pacca sulla testa.

Il country club di Howard Owen è il secondo libro della lunga serie con protagonista il giornalista Willie Black, che sta venendo pubblicata e tradotta da NN Editore.

Non ho letto il primo libro perciò posso assicurare a chi vorrebbe iniziare da questo volume che la storia, le relazioni tra i personaggi e i possibili sottintesi sono pienamente comprensibili anche partendo da questo testo. All'interno, però, sono presenti tantissimi riferimenti agli eventi precedenti (con tanto di svelamento dell'assassino, della scena più importante e anche degli eventi di cornice) perciò invito e consiglio a chi non ama gli spoiler a leggere la serie di seguito e di partire dal primo volume: Oregon Hill.

Il libro parte subito introducendo il caso che costituirà la trama principale dell'indagine di questo testo: Richard Slade viene rilasciato dopo essere stato incarcerato, da innocente, per quasi trent'anni. Il lettore comprende chiaramente che questo evento sarà il focus di tutta la vicenda che si svilupperà nel libro.

I personaggi principali della serie, compreso il protagonista nonché narratore della vicenda, vengono presentati uno alla volta rendendoli facili da ricordare ed identificare aiutando sia chi non li conosce sia coloro che hanno letto il testo molto tempo prima e, dunque, potrebbero non ricordarli bene. Il loro rapporto con Willie è sempre molto particolare e diverso da quello canonico che ci si potrebbe aspettare: lui chiama per nome la madre così come la figlia chiama per nome lui, colleghi e conoscenti sono al contempo amici e nemici.

«Sei come uno di quei doppiogiochisti» dice. «Un colpo al cerchio e uno alla botte».
Vorrei dirle che lo faccio da sempre, e che finora ha funzionato.
«Un giorno» dice, con le mani piantate sui fianchi «dovrai scegliere una squadra».

La trama, così come il protagonista, ricorda molto il romanzo noir: per quanto il punto di vista non sia dei "cattivi" e Willie Black non sia affatto il tipico "personaggio corrotto" moltissime delle sue particolarità caratteriali riportano a quel mondo: alcolista, situazione sentimentale pregressa e presente instabile e ricca di problematiche, un pizzico di maschilismo (tenuto molto a freno), difficoltà a ricoprire un ruolo adulto e responsabile nei confronti della figlia e nella vita in generale. È, insomma, un uomo ricco di difetti che cerca di sopravvivere con ciò che ha e, proprio per questo, induce simpatia nel lettore che, sotto sotto, spera di vederlo evolvere e migliorare nel corso della serie (che in lingua originale conta già 9 libri).

Bere è la mia risposta a molte circostanze. È un premio per essere rimasto sobrio per qualche tempo. Un modo per celebrare compleanni, festività nazionali e il calare del sole. Un segno di cortesia – nessuno vuole essere l'unico astemio della festa. Esistono insomma un sacco di ottime scuse per dimenticare che, una volta iniziato, è difficile fermarsi.

Oltre alla trama, legata principalmente al caso da risolvere, sono molte le tematiche toccate dal giornalista, su tutte, spicca quella relativa alla vita di un giornalista nell'epoca contemporanea: "twittatori" che riescono a diffondere le notizie in modo più veloce, il bisogno di adeguarsi alle nuove esigenze del pubblico e le conseguenti minori vendite dei giornali, necessità di riempire il giornale di pubblicità per poter guadagnare abbastanza per farlo uscire e, in modo particolare, la corruzione o l'influenza dei poteri forti sulla linea editoriale del giornale in cui si scrive.

I Whitehurst sono i padroni del giornale da prima della Guerra civile. Grubby è il primo editore che non fa parte del nucleo familiare, e tutti a Richmond sanno che il suo predecessore non si è certo ritirato lasciando campo libero al nuovo arrivato.

È soprattutto grazie alla tematica giornalistica che riusciamo, nonostante tutti i difetti dimostrati, ad inserire mentalmente Willie Black nella categoria dei "Buoni": davanti ad una scelta, cerca sempre di fare la cosa giusta, anche quando è rischiosa, anche quando è scomoda. Il suo stacanovismo, seppur potenzialmente involontario (il narratore si racconta sempre di stare facendo qualcosa per non "perdere lavoro", mentre il lettore si accorge di quanto lavorare lo renda la versione migliore di sé stesso), fa sorridere e mostra in quanti e quali modi la sua personalità potrebbe modificarsi anche nella vita quotidiana.

Il giornale, che ogni tanto mi riduce in condizioni più pietose della piccola fiammiferaia in una giornata di pioggia, potrebbe essere l'unica cosa a impedirmi di perdermi in una bottiglia senza fondo.

Un'altra tematica fondamentale è quella del razzismo: il ragazzo che ventinove anni prima è stato incarcerato senza prove concrete – se non la testimonianza di una giovane bianca e ricca – è nero, ed è chiaro che questo può avere influito sulla sua sorte.

Il giudice Cain aveva scelto di credere alla ragazza. Immagino avesse pensato che nessuno si sarebbe sottoposto a un processo del genere se non avesse davvero subito una violenza. O forse il suo cervello era semplicemente programmato, in caso di scelta tra bianco e nero. per scegliere il bianco.

Lo stesso protagonista è di "etnia mista" ma lo ha sempre tenuto nascosto in passato ritenendo fosse più sicuro non farlo sapere e, solo adesso, comincia a sentire il peso delle sue origini come qualcosa da portare fieramente o, comunque, da tenere in considerazione.

Ormai essere di "etnia mista" non è più un gran problema. Anzi, mescolare le etnie potrebbe essere l'unica cosa in grado di salvare il nostro ottenebrato paese, anche se sono sicuro che troveremmo qualche altro motivo per odiarci a vicenda.

L'ambientazione è la stessa del primo volume, cioè Oregon Hill, il luogo e i suoi dintorni vengono raccontati con sicurezza, dimostrando la capacità dell'autore di visualizzarne mappa e particolarità e viene raccontata man mano che il protagonista si sposta all'interno della storia. Anche il luogo del delitto, che dà il titolo sia alla versione italiana (Il country club) sia in quella inglese (The Philadelphia Quarry) è raccontato non solo per la sua estetica ma anche per la sua storia e per ciò che significa per la popolazione, rendendolo un posto realmente esistente.

Tutti i ragazzi di Oregon Hill conoscevano il Quarry. Introdursi di nascosto in quel luogo riservato ai ricchi era quasi un rito di passaggio. Si trovava sempre un modo di aggirare o superare la recinzione, e nelle calde notti d'estate non c'era niente di più sublime che fare il bagno nudi e pisciare nelle acque profonde, fredde e limpide delle classi agiate.

In conclusione, Howard Owen in questo libro svela una particolare capacità di svelare la scena poco a poco: ogni elemento viene introdotto nel momento giusto e ricordato al lettore in ogni nuovo momento in modo che niente possa sfuggire e rischiare di non essere compreso. La tecnica della ripetizione non viene utilizzata solamente per la situazioni ma anche per le battute del protagonista e i suoi pensieri che, in questo modo, diventeranno tipici del suo linguaggio.

Questa chiarezza rende tutto più comprensibile ma anche più semplice da indovinare, rendendo la conclusione del caso coerente e lineare: i colpi di scena sono attesi e quando arrivano ci si dispiace un po' di averli immaginati.

Si tratta, dunque, di un libro ben strutturato e curato (come sempre negli NN c'è un ottimo lavoro anche da parte della traduttrice che, in questo libro, è Chiara Baffa), che si può leggere anche in situazioni più leggere, come ad esempio sotto l'ombrellone, e che fa venire voglia di leggere i seguiti e capire se Willie Black, alla fin fine, se la caverà.
Per questi motivi è consigliato!

Sia chiaro, non sono un retrogrado, ma se una cosa non si chiama così da almeno cinquant'anni sono sempre diffidente. Come mi ha detto una volta un giovane reporter dopo l'ennesima tirata contro Twitter e gli sms, il lavoro per frenare la corsa del tempo non conosce pause.

CITAZIONI

Il Quarry non è mai stata una meta molto conosciuta. Uno degli inquilini del mio palazzo, il Prestwould, sostiene che sia il country club più esclusivo di Richmond. Io sono stato invitato solo di recente, ma conoscevo già il laghetto perché da ragazzo ci avevo fatto il bagno, senza invito e soprattutto senza costume.

Nella mia esperienza, poche cose danno più soddisfazione che risalire in auto dopo aver sfidato il vento gelido di un giorno di gennaio, con la luce del tardo pomeriggio che entra dal finestrino, e ascoltare una bella storia mentre il sole e la ventola ti scaldano le ossa.

Ciò non toglie che negli anni è capitato che Marcus Green mi desse una mano, e io ho dato una mano a lui. A volte puntiamo nella stessa direzione. Non siamo certo due buoni di cuore, ma talvolta anche l'aiuto di un mascalzone può far comodo.

Ho imparato presto che è sempre consigliabile non rispondere a quelle lettere di otto pagine, scritte a mano da qualche cella. Quei tizi hanno un sacco di tempo libero, e vogliono trovare un amico del cuore fuori dal carcere. Quando usciranno ti verranno a cercare, e questa è un'eventualità che è meglio scongiurare.

Il tempo in ospedale è appiccicoso come la melassa. Ti sembra di aspettare per ore, poi guardi l'orologio e ti accorgi che sono passati solo dieci minuti, Di contro, tre ore possono essere fagocitate dal tremolio degli occhi di un padre derelitto.

La gente chiede sempre come può rendersi utile, ma i veri amici, i veri familiari, si offrono di fare cose molto specifiche e insistono perché gli venga permesso di farle.

Rientrato in redazione scrivo un breve contributo sul blog, così i nostri potenziali lettori non dovranno scomodarsi ad andare a comprare il giornale in edicola. Cerco sempre di lasciar fuori qualche dettaglio succulento per stuzzicarli un po' ("Per leggere l'articolo completo sintonizzatevi sul nostro numero domenicale"), ma i dati delle vendite mi suggeriscono che la mia tecnica non sta funzionando granché.

QUARTA DI COPERTINA

Willie Black ricorda bene il processo di Richard Slade, un ragazzo nero che a diciannove anni fu condannato ingiustamente per lo stupro di Alicia Simpson, bianca e di buona famiglia, avvenuto nel country club più esclusivo di Richmond. Dopo quasi trent’anni di carcere l’uomo viene scagionato, e qualche giorno dopo Alicia viene uccisa per strada con tre colpi di pistola. Naturalmente gli occhi della polizia e dei media si posano su Richard, che non ha un buon alibi, ma Willie non è convinto. Così, mentre tenta di indossare i panni del padre responsabile per la figlia Andi, improvvisamente bisognosa delle sue cure, comincia a indagare, scoprendo che i Simpson nascondono torbidi segreti, e che il suo legame con Richard è molto più stretto di quanto immaginava. Dopo Oregon Hill, torna l’indimenticabile giornalista Willie Black, alle prese con un caso segnato da razzismo e lotta di classe, che da sempre alzano mura invisibili ma palpabili nella città di Richmond. E spinto soltanto dal desiderio di giustizia che orienta ogni sua scelta, saprà aprire una breccia di speranza nel cuore della provincia americana.

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
POTREBBE PIACERTI ANCHE ...
Anatomia di una scelta Ci conosciamo? L'invasione delle tenebre (Dannati, Vol. 3) Inferno dentro
COMMENTI

Commenta per primo.

NEWSLETTER

Iscriviti alla newsletter!

Se vuoi ricevere gli aggiornamenti del sito su nuove recensioni, post e funzionalità, iscriviti!

Qualcosa è andato storto :( Riprova!

Iscrizione completata.

Pensi che stia facendo un buon lavoro? Ecco a te la possibilità di dimostrarmelo!

© 2022 LEGGO QUANDO VOGLIO SRL Tutti i diritti riservati

Leggo Quando Voglio partecipa al Programma Affiliazione Amazon EU, un programma di affiliazione che consente ai siti di percepire una commissione pubblicitaria pubblicizzando e fornendo link al sito Amazon.it.