Il dramma di una famiglia borghese senza ideali se non quelli imposti dalla società.

🖋 Indifferenza.⁣

📖 Vi è mai capitato di essere in una situazione brutta, in cui stanno succedendo cose chiaramente eclatanti, eppure a voi non interessa proprio niente, siete indifferenti? Sapete come dovreste reagire, magari vi sforzate pure, ma proprio non vi viene dal cuore.⁣

❌ Onestamente a me mai. Sono una di quelle persone che si agita con niente, che è felice per un nonnulla, che piange perché ha fatto parlare un pezzo di cibo e poi il fidanzato se l’è mangiato. Quindi ero forse l’ultima persona al mondo a poter capire Michele, il personaggio che esprime meglio questo concetto nel libro, eppure, mi ci sono immedesimata da subito: l’ho capito e, anche se non mi appartiene, ne ho sentito tutto il ‘peso’. ⁣

📚 L’edizione Bompiani (io di questa collana li vorrei tutti, adoro la cura che c’è dietro) poi contiene anche delle riflessioni di Moravia sul libro, che mi hanno aiutata a scoprire il ‘come’ è stato scritto e, come al solito, questo mi ha aiutata a capire anche  quel pezzo che mi mancava dalla lettura del libro.⁣

😱 La cosa più sorprendente, e che mai mi sarei aspettata non avendo mai letto Moravia, è l’incredibile facilità in cui si legge: è stato scritto senza struttura, in giovane età, d’impulso e senza punteggiatura e rivisto senza modificare di troppo questo aspetto e, anche se non lo si capisce perché è scritto benissimo, nel ritmo si sente tanto: macini pagine su pagine e scorre liscio per tutto il viaggio.⁣

👍🏻 Diversissimo da quello che mi aspettavo, non posso dire che mi sia entrato nel cuore, ma mi ha sicuramente incuriosita a leggere altro di Moravia e a conoscerlo meglio, per vedere ‘crescere’ la sua consapevolezza di scrittore! ⁣

Se la letteratura italiana, classica ma non troppo, vi spaventa ma volete affrontarla pian piano, questo è un gran bell’inizio!⁣

Quando Alberto Moravia cominciò a scrivere questo capolavoro, nel 1925, non aveva ancora compiuto diciott'anni. Intorno a lui l'ltalia, alla quale Mussolini aveva imposto la dittatura, stava dimenticando lo scoppio d'indignazione e di ribellione suscitato nel 1924 dal delitto Matteotti e scivolava verso il consenso e i plebisciti per il fascismo. Il giovane Moravia non si interessava di politica, ma il ritratto che fece di un ventenne di allora coinvolto nello sfacelo di una famiglia borghese e dell'intero Paese doveva restare memorabile. Il fascismo eleva l'insidia moderna dell'indifferenza a condizione esistenziale assoluta.

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