No, non era pazzo. Non era stato del tutto sincero, ma non era pazzo.
L'enigma Nostradamus. Le origini della profezia è un romanzo storico con qualche elemento fantastico/fantasy.
La storia trattata è facilmente desumibile dal titolo: il volume parla di Nostradamus, delle sue visioni e della sua vita. Trama molto interessante supportata da ricerche sulla vita del profeta che dà la possibilità ai lettori di scoprirla e di colmare, grazie alla fantasia (attenta) dell'autore, molte delle lacune legate alla sua figura.
L'incipit è ben scritto e adeguatamente misterioso: invoglia il lettore senza svelargli troppo.
Lo svolgimento è, a sua volta, ricco di misteri da risolvere e di relative indagini, il lettore si diverte a seguire tutto l'intreccio e, anche quando indovinerà alcuni colpi di scena, avrà sempre qualche dettaglio, inaspettato, in più da leggere.
L'ambientazione è specificata, sia nel luogo che nella data, all'inizio di ogni capitolo ben chiara. I salti temporali ci sono e, dunque è bene controllare bene ogni inizio capitolo per rendersi conto del periodo storico raccontato. Difficilmente la struttura è cronologicamente sfalsata: si torna indietro solamente in un'occasione, e ciò che c'è da capire è, più che altro, ogni salto temporale in avanti compiuto dalla narrazione (che talvolta è di qualche giorno e talaltra di qualche anno). All'interno dei capitoli sono presenti anche delle visioni di eventi futuri, volutamente nebulose, prenderanno forma e consistenza solamente pian piano, facendoci capire di quale predizione si tratta.
Oltre il pennone però si elevavano al cielo, fumi, scossi dall'aria che sembrava vibrare. In quella terra era certamente in atto una sommossa. Forse i nuovi colori della bandiera erano indigesti? Forse ne volevano di propri?
Lo stile narrativo è collegato all'ambientazione: le parole sono ben scelte sia per renderla al meglio, che per la caratterizzazione dei personaggi, e per far avvertire l'atmosfera. Talvolta sono desuete perché rappresentano oggetti che non esistono o non si conoscono più. Numerose (ma non invadenti) sono le note a piè di pagina, che spiegano alcuni termini.
I personaggi sono numerosi e i punti di vista non coinvolgono esclusivamente il protagonista. Le diverse personalità sono evidenti perché raccontate sia direttamente che comprese indirettamente dai gesti compiuti. Le immagini più vivide che troverete saranno proprio associate alla caratterizzazione di alcuni di loro. Non tutti spiccano, ma si distinguono perfettamente.
Mangiava come se fossero passati giorni dall'ultima volta. L'unto della carne gli colava tra le dita della mano che regolarmente succhiava con le labbra per non lasciar sfuggire nessun aroma. Mugugnava estasiato mentre direttamente ascoltava ciò che leggeva il suo fidato aiutante.
I dialoghi svelano molto degli intenti dei personaggi e li rendono meno enigmatici.
I capitoli sono di media lunghezza e la storia si dipana con un giusto equilibrio tra riflessione e azione. Il ritmo di lettura risultante è ascendente; più si va avanti con la vicenda e più si girano pagine per scoprire cosa succederà.
Il finale si può prevedere (una volta arrivati ad un certo punto, e non certo da subito) ma è di piacevole lettura. Sicuramente si tratta della parte maggiormente legata al fittizio che alla realtà ma consegue credibilmente a quanto raccontato in precedenza.
Il libro necessita di un'ulteriore revisione sia dal punto di vista dell'editing che della correzione di bozze, questa è una prima edizione e so (mi ha informata l'autore al riguardo) che alcuni refusi sono già stati trovati e verranno sicuramente corretti in futuro. A causa di questo potrebbero esserci difficoltà di comprensione, durante la lettura del libro.
In conclusione, il mio parere personale è che L'enigma Nostradamus sia ricco di ottimi contenuti ma che presenti a livello grammaticale e anche di funzionamento del testo, ancora molti problemi e che una cura maggiore avrebbe fatto, di tanto, la differenza.
Dato che si tratta di una prima edizione e che i problemi da me riscontrati sono esclusivamente tecnici, mi sento di consigliarvelo, confidando nel fatto che nelle prossime edizioni il risultato finale sarà ancora meglio.
Il voto che gli ho dato è basso esclusivamente perché non mi sentirei completamente onesta ad assegnarne uno positivo al testo così come l'ho letto io. Ci tengo a precisare, però, che una volta che ho deciso di lasciar da parte la correttrice di bozze che c'è in me, sono riuscita ad entrare nella storia e ad apprezzarla molto di più di quanto abbia fatto con altri libri. Il mio voto, dunque è personale e consiste in una media tra i due fattori.