Storie ciniche di W. Somerset Maugham è una raccolta di racconti di Adelphi, che contiene undici racconti scritti dall'autore nel periodo tra le due Guerre Mondiali.
Come si può dedurre dal titolo, filo conduttore di queste storie è il cinismo, rappresentato in tutti i racconti in modo differente. In certi casi questo aspetto è palese e dichiarato apertamente anche nei dialoghi, in altri è ravvisabile solamente leggendo tra le righe. È presente in ogni storia ma, effettivamente, di rado è spinto all'estremo.
Resta il fatto che la maggior parte di ciò che viene dichiarato non è considerabile, ai giorni d'oggi, politically correct. Soprattutto nei confronti delle donne (oggetti cardine dell'ironia e del cinismo di narratore, storie e personaggi) l'autore non si risparmia.
Per quanto l'impronta sia evidentemente più calcata verso la popolazione femminile e lo stereotipo, ritengo che in realtà Maugham sia riuscito a rappresentare egregiamente alcune verità, che di certo non rappresentano il quadro complessivo del genere, ma che mostrano ciò che spesso potremmo tacere proprio per paura della generalizzazione. Gli uomini sono comunque presenti e a loro volta oggetti del cinismo, anche se in misura minore.
La maggior parte dei racconti vede l'autore come parte integrante della trama. Lui ci racconta, infatti, delle occasioni in cui quelle storie gli sono state raccontate o di quando lui stesso le ha viste svolgersi. Che il suo ruolo attivo in alcune vicende sia vero o meno , questo aspetto dona veridicità alla trame che, già da sole, appaiono molto verosimili e credibili. Mi vengono in mente solamente due casi in cui questa affermazione mi potrebbe essere contestata, ma solo perché si parla di argomenti maggiormente delicati e difficili da immaginare in una vita "normale". Come si dice sempre; spesso la realtà supera l'immaginazione e, effettivamente, in queste storie non troverete nulla che non potreste leggere anche in un giornale.
Le trame spaziano molto e vanno dall'omicidio, alla lotta per il dimagrimento, a disparati rapporti amorosi. Tutte hanno come perno personaggi che vengono ben definiti e caratterizzati e le cui introspezioni e descrizioni fanno da colonna portante ad ogni storia.
Per lo stesso motivo, una volta inquadrato il soggetto principale di ogni racconto (spesso ravvisabile sin dagli incipit o dal titolo), può essere facile (ma non sempre) indovinare cosa accadrà. Questo non vi impedirà affatto di apprezzare i finali, però, che arriveranno puntuali a ricordarvi il titolo della raccolta e a mostrarvi la sua coerenza.
Lo stile è incredibilmente fluente, al di là delle ambientazioni e di alcuni termini utilizzati, ormai desueti, è difficile comprendere che si tratti di un classico dalla modalità di narrazione. Molta importanza hanno i dialoghi e le parole utilizzate dai diversi personaggi che, senza l'utilizzo di aggettivi o avverbi, rendono egregiamente ogni carattere.
Per lo stesso motivo il ritmo è veloce. Io ho letto un racconto al giorno perché con le raccolte prediligo agire in questo modo, ma è possibile leggerlo anche tutto d'un fiato. Non ci si stanca facilmente perché lo humour e le situazioni variegate (e spesso anche molto attuali nelle loro fondamenta) intrattengono ogni tipo di lettore.
Anche l'ambientazione di ogni storia varia: quella temporale è specificata solamente quando è necessario, quella geografica è sempre esplicitata e, a volte, risulta anche importante per lo svolgimento del racconto. Anche le descrizioni, sia dei luoghi che dei vestiti scelti per determinate occasioni, sono funzionali alla storia e al rendere al meglio la caratterizzazione dei personaggi. In Maugham l'abito fa il monaco e l'autore ci tiene ad evidenziarlo.
All'inizio del volume troverete un breve elenco dei titoli dei racconti in lingua originale, l'inglese, ma poche altre informazioni. Avrei preferito conoscere meglio come e quando essi sono stati pubblicati per la prima volta (infatti la data che ho specificato in "prima edizione" questa volta non è precisa) per poter comprendere meglio la loro natura. Al di là di questo, che ricerco io ma che può essere del tutto inutile per altri lettori, la struttura è ben chiara. Bellissima la copertina e la grafica, Adelphi in questo non sbaglia mai. Anche la cura del testo e della quella della traduzione sono ottime.
In conclusione, un libro che esprime una mentalità forse ormai superata e, spero, poco condivisibile che riesce, al contempo, a mostrare una grande capacità dello scrittore nel conoscere e descrivere l'animo umano. Maugham è bravo come scrittore e mi ha convinta a comprare alcuni suoi romanzi per scoprire altre sue qualità e/o riconfermare queste.
Non so se queste storie sono adatte a tutti perché vanno apprezzate più per la loro qualità che per il loro contenuto che, giudicato da un punto di vista moralistico, potrebbe anche far arrabbiare alcuni lettori. Io l'ho presa come un'opera letteraria e non come riprova delle idee dell'autore e, come tale, l'ho apprezzata tantissimo. Per questo motivo mi sento di consigliarvi questa raccolta e, presto, leggerò altro di suo.