Le nostre anime di notte

Di Kent Haruf

NN

171 pagine

8/10

Consigliato: Sì

Contemporaneo

Audiolibro

Statunitense

TRAMA IN BREVE

Addie e Louis sono due persone anziane, rimaste sole da molto tempo. Decidono perciò di passare le proprie notti insieme, in modo da scacciare quella sensazione inevitabile di solitudine che ambedue hanno provato per troppo tempo.

DEDICA

A Cathy

INCIPIT

E poi ci fu il giorno in cui Addie Moore fece una telefonata a Louise Waters. Era una sera di maggio, appena prima che fosse buio.

RECENSIONE

Le nostre anime di notte di Kent Haruf è stato uno dei libri più nominati l'anno scorso (2017) e, nonostante questo, io che amo NN Editore non lo avevo ancora letto.

Quando ho visto l'audiolibro di Emons su Amazon (vi ricordo dell'esistenza di Audible e della sua prova gratuita di 90 giorni), ho avuto veramente pochi dubbi sull'ascoltarlo o meno: di Kent Haruf avevo già letto Crepuscolo e sapevo con certezza che anche questo suo ultimo romanzo non mi avrebbe delusa.

Unica incognita era la voce di Sergio Rubini, dato che nell'ascolto do grande importanza a chi legge, e da una prima prova superficiale pensavo che potesse non piacermi. In realtà Rubini, per quanto non mi abbia catturata da subito, ha svolto un lavoro egregio nella lettura, accompagnandone perfettamente l'atmosfera.

La trama di Le nostre anime di notte si discosta da quella della Trilogia della Pianura, sebbene si possa affiancare ad essa per moltissimi aspetti. La storia è quella di due anziani, ormai costretti alla vita solitaria da molti anni, che decidono di passare le loro notti insieme, per scacciare la solitudine che, spesso e volentieri, attanaglia l'anima proprio nelle notti lunghe e buie.

La storia in sé non è particolarmente corposa (lo si noterà anche dall'esiguo numero di pagine), si estrinseca in racconti del passato dei due protagonisti e sugli effetti della loro decisione sul loro presente e il loro futuro. Quest'ultimo aspetto è quello che dà il vero e proprio significato al testo, facendo percepire al lettore un messaggio chiaro e molto importante. 
Passiamo tutta la vita a preoccuparci di quello che sta bene fare e quello che, invece, ci è precluso dal giudizio altrui. Ma vale la pena di farlo, o la vita merita di essere vissuta godendo di tutte le cose belle? La risposta, apparentemente banale, non lo è affatto e viene egregiamente svolta dall'autore. 

La parte relativa all'introspezione dei protagonisti, invece, passa in secondo piano. Noi abbiamo l'impressione di capirli e, andando avanti con la lettura anche di conoscerli, però essi vengono approfonditi sotto pochi e particolari punti di vista. Gli altri personaggi presenziano per poco tempo e, sebbene possiamo anche provare qualcosa nei loro confronti, non potremo dire di averli conosciuti davvero.

Il finale è fondamentale. Nonostante ciò che è scritto nel libro sia oggettivo, ritengo che ogni lettore, a seconda della propria indole, possa leggerlo in maniera differente, estrapolandone una diversa lezione. 

L'incipit, invece, per quanto piacevole, penso che non catturi l'attenzione del lettore sin dalle prime righe. Il motivo è la staticità della scena iniziale che, fino al dialogo tra i due protagonisti, presenta principalmente una descrizione ambientale. Sebbene si tratti di pochissime righe, in un audiolibro questo può essere causa di disattenzione da parte del lettore che, avendo appena iniziato l'ascolto, potrebbe decidere di optare su qualcosa di più dinamico.

I dialoghi, invece, sono tutti significativi e ben riusciti. Il fatto che fosse un'unica voce a leggere sia la parte maschile che quella femminile non ha creato fastidi di sorta. Rubini ha deciso di leggere il testo con lo stesso tono, evitando di modificare la propria voce a seconda del soggetto parlante. Ho trovato questa scelta coerente con il testo (utilizzare un falsetto per la donna, ad esempio, avrebbe potuto portare ad un'ilarità involontaria che non si abbina affatto con l'atmosfera del volume) ma, a causa dei pochi riferimenti testuali, potrà capitare all'ascoltatore di non sapere chi stia parlando. Questo non comporta problemi veri e propri perché é semplice desumerlo successivamente e anche perché, ciò che conta e lascia il segno è il contenuto delle frasi, poco importa chi sia a pronunciarle.

L'atmosfera percepita è malinconica, elegante anche nei momenti generalmente difficili da associare a questo aggettivo, come ad esempio i litigi. Al contempo, però, è anche semplice e concreta. Il non detto che possiamo leggere tra le righe di Haruf si percepisce anche nella lettura di Rubini, sebbene in quest'opera i personaggi decidano di essere aperti e sinceri e quindi molte più cose vengano esplicitate.

L'ambientazione è la stessa della precedente Trilogia dell'autore, Holt in Colorado. La cittadina viene raccontata più per le sue caratteristiche emozionali e pratiche (i pettegolezzi, dove si mangia bene ecc...) piuttosto che dal punto di vista estetico. Non mancano, però, le descrizioni.

Al riguardo di questo, aggiungo anche che all'interno di Le nostre anime di notte si cita La Trilogia della Pianura: i protagonisti sanno dell'esistenza della serie e si stupiscono dell'inventiva dell'autore, che ha collocato personaggi per loro inesistenti nella loro amata e ben conosciuta cittadina.

Il libro è breve e mai noioso, sebbene non si tratti di un romanzo basato sull'adrenalina e la suspense, ritengo che verrà letto, da ogni lettore, molto velocemente. Anche l'audiolibro sembra finire sin troppo in fretta e, allo stesso ritmo, avrei potuto ascoltare ancora ore ed ore di lettura.

In conclusione, Le nostre anime di notte è stato un audiolibro che ho ascoltato con piacere e che, sicuramente, avrei apprezzato anche in una lettura cartacea o digitale. Ritengo che molti degli aspetti positivi di Haruf siano presenti anche qui, ma credo che il valore aggiunto di quest'opera sia il suo significato.

Lo consiglio a tutti in entrambe le versioni. Chi volesse la versione cartacea eccovi il Link Amazon.

QUARTA DI COPERTINA

Nella cittadina di Holt, Colorado, Addie Moore si presenta un giorno alla porta del suo vicino di casa, Louis Waters. Entrambi sono in là con gli anni, vedovi, i figli lontani, gli amici distanti. Addie ha una proposta insolita, semplice e coraggiosa: passare insieme le notti.

Inizia così la storia di un'amicizia, di un amore, fatta di racconti sussurrati e di piccole premure. Ma questa ritrovata dolcezza dovrà scontrarsi con la comunità di Holt, che non accetta ciò che non riesce a capire.

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
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