Libidine di un angelo

Di Diego Aleo

Bonfirraro

226 pagine

4,5/10

Consigliato: No

Contemporaneo

Italiano

Emergente

Teologia

TRAMA IN BREVE

In Libidine di un angelo troviamo la storia di due vite. Quella di Khalid Madani, arabo emigrato in Italia in cerca di una nuova vita e quella di Albert, tedesco alla completa mercé della propria libidine. I due sono completamente diversi tra loro sia nell'estetica che nell'atteggiamento eppure sembrano indissolubilmente legati da qualcosa di intangibile.

DEDICA

A mia sorella Rosa

INCIPIT

I giorni passano e volano via, trascinati dal vento, come un petalo di un fiore strappato alla sua corolla da parte di un innamorato in cerca di conferme di un sentimento di cui lui per primo non è sicuro.

RECENSIONE

Libidine di un angelo di Diego Aleo è un romanzo, come dice Jole Virone sul retro di copertina, non alla portata di tutti. 

È evidente che il testo è stato scritto prevalentemente per trasmettere un messaggio, più che per la storia narrata e, purtroppo, questo messaggio non è così semplice da condividere. Ci vuole probabilmente una base religiosa importante e stabile per poter concordare sull'importanza del dolore nelle nostre vite. Io personalmente non riuscirei ad andare avanti pensando ciò che è scritto in questo volume.

Va da sé che se ciò che è la colonna portante del libro non incontra la mia opinione personale, sia inevitabile che il volume nella sua totalità non mi convinca, perché, coerentemente, tutti gli elementi di questa lettura convergono allo scopo di inviare il più efficacemente possibile il messaggio dell'autore.

Sin dall'incipit, comprendiamo il registro stilistico scelto da Aleo. Le parole utilizzate sono ricercate e spesso altisonanti, mi hanno ricordato quelle delle Parabole. In effetti, sono moltissime le metafore e le analogie che vengono fatte dall'autore allo scopo di fa comprendere la lezione morale intrinseca.
Questa scelta è coerente con il contenuto del libro ma non è portata avanti completamente, vi sono infatti alcuni frammenti che presentano parole più colloquiali e meno adatte al genere.
Tante sono anche le citazioni di testi sacri e non che rafforzano i concetti espressi.

Anche la cura del volume non è stata la stessa che ho riscontrato in questo Editore (che apprezzo), sono davvero molti i refusi che ho trovato nel testo, anche se quasi sempre legati ad errori di battitura, piuttosto che grammaticali o sintattici.

La trama del libro racconta la storia di due vite, quella di Khalid Madani, arabo emigrato in Italia in cerca di una nuova vita e quella di Albert, tedesco alla completa mercé della propria libidine. I due sono completamente diversi tra loro, sia nell'estetica che nell'atteggiamento, eppure sembrano indissolubilmente legati da qualcosa di intangibile.

Le personalità dei due protagonisti sono state costruite per rappresentare un'idea, perciò sono opposte e spinte all'estremo, non possiedono al loro interno le sfumature tipiche dell'anima umana. Questa scelta è necessaria per la trasmissione del messaggio.
Sono pochi gli altri personaggi rilevanti nella storia. Le loro personalità ci sono sconosciute, comprendiamo però la loro appartenenza ai buoni grazie ai loro comportamenti generosi e totalmente privi di malizia.

Lo stile e il suo contenuto fanno percepire per quasi la totalità del libro un'atmosfera dolorosa, angosciante e pesante, questo non è un difetto bensì un pregio, perché è proprio ciò che si vuole trasmettere al lettore, alfine di fargli comprendere la conclusione.

Sul finale si troverà poi la sensazione di redenzione che il lettore si aspetta e che lo aiuterà ad apprendere l'insegnamento che l'autore desidera impartire.

Aleo fa grande uso delle ripetizioni, sia nei dialoghi che nel testo scritto. Motivo di questa è scelta è, sicuramente, la volontà di far attecchire il messaggio nella mente del lettore e far entrare nella mentalità del personaggio positivo, Khalid. Questo provoca un rallentamento della lettura, già non particolarmente veloce a causa degli scarni avvenimenti e della forte connotazione introspettiva e filosofica della storia. Il ritmo della mia lettura è stato, perciò, molto lento.

L'ambientazione fa da sfondo alla vicenda ma non ha grande importanza, nonostante in alcuni casi vengano nominate, di sfuggita, le bellezze delle città chiamate in causa. La storia si divide tra Roma e Firenze, le tempistiche si arguiscono in linea generale.

In conclusione, Libidine di un angelo è un libro che non vede come scopo primario l'intrattenimento o la cultura del lettore, bensì la trasmissione di un messaggio profondamente religioso e impegnativo.

Per questo motivo non mi sento di consigliarlo in generale. Sono più che certa che vi siano persone che non solo lo apprezzeranno ma magari necessiteranno di questo testo. Non va scelto, però, come se fosse un romanzo bensì più come un testo religioso in cui rifugiarsi in caso se ne sentisse la necessità.

CITAZIONI

Le disuguaglianze e le ingiustizie erano misurabili e si imponevano con tale evidenza che risultava nauseante ascoltare le voci di coloro che proclamano con tanto calore e passione che siamo tutti uguali, tutti fratelli e figli di Dio.

Le razze si mescolavano e si fondevano in un quadro che rispecchiava la grande vitalità e la grande mobilità del genere umano. Ma quello che colpiva di più era il fatto che non era l'odio ad avvicinare quelle persone, ma l'amore, la solidarietà e la disponibilità.

«Io so bene che non conosco il destino di ogni singolo uomo e che tra noi ci sono delle grandi differenze che, ai tuoi occhi e agli occhi di molti, costituiscono delle barriere insormontabili; ma la vita, mio caro amico, a volte, fa delle differenze un'unità e costruisce verità su ciò che a tutti appare irrazionalità. La vita è strana e oggi ha regalato me a te.»

«Metti al bando le parole!», rispose il giovane biondo, atteggiando la bocca a un sorriso ironico. «Per rivolgermi una domanda estremamente semplice, fatta da sole tre parole ne hai vomitato dalla tua bocca un torrente inarrestabile.»

Tu vedi solo dolori e pene e non ti rendi conto che dolori e gioie sono le coordinate che rendono piacevole la nostra vita.

«Le tragedie costellano le nostre vite, Albert. Sono come diamanti che ornano le nostre esistenze e danno loro il giusto valore.»

Ma davvero tutte le vite sono analoghe e la diversità è solo apparenza, mentre la vera sostanza è il dolore?

QUARTA DI COPERTINA

Romanzo di vite vissute, d'incontri di Anime, di esperienze interiori. L'autore, nel tracciare le vicende dei due giovani protagonisti, Albert e Khalid, analizza e dipana le maglie del dolore di quello stato di sofferenza fisico e morale che è parte integrante della vita umana. Innanzi tutto dolore fisico inteso come sofferenza in terra straniera. Khalid è marocchino "arabo dalla pelle olivastra e dal grande cuore", Albert è tedesco "biondo dall'aspetto bellissimo", costretti entrambi, anche se per vicissitudini diverse, a lasciare la propria terra. «I poveri nella terra del benessere...», scrive l'autore all'inizio del romanzo.

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
POTREBBE PIACERTI ANCHE ...
Shosha Moby Dick (ovvero la Balena) Selvaggio Ovest Vivere per raccontarla La mia famiglia e altri animali I falsari Di ferro e d'acciaio L'ultimo traghetto
COMMENTI

Commenta per primo.

NEWSLETTER

Iscriviti alla newsletter!

Se vuoi ricevere gli aggiornamenti del sito su nuove recensioni, post e funzionalità, iscriviti!

Qualcosa è andato storto :( Riprova!

Iscrizione completata.

Pensi che stia facendo un buon lavoro? Ecco a te la possibilità di dimostrarmelo!

© 2022 LEGGO QUANDO VOGLIO SRL Tutti i diritti riservati

Leggo Quando Voglio partecipa al Programma Affiliazione Amazon EU, un programma di affiliazione che consente ai siti di percepire una commissione pubblicitaria pubblicizzando e fornendo link al sito Amazon.it.