Purtroppo il Signore mi ha donato questa maledetta resta pensante, che non si ferma ad accettare la realtà come viene o come appare. No. La mia testa rimugina, si tortura in mille pensieri, approfondisce, si incuriosisce, non si placa mai ma mi porta sempre al di là dell'immediato. Al di là delle cose scontate.
Al di là delle cose scontate di Emanuele Mazzocco è un libro Self-Published che colpisce innanzitutto per la sua struttura.
L'autore, infatti, è riuscito a suddividere egregiamente la sua storia in tre parti, ognuna delle quali contiene capitoli proporzionati e di veloce lettura. Questo aspetto può sembrare banale a chi non si sofferma molto su questi dettagli, ma ha stupito particolarmente me che trovo sempre più spesso nei libri autopubblicati, una cura superiore a quella di alcune piccole Case Editrici. Il volume non è perfetto, qualche problemino di impaginazione c'è, ma quasi: complimenti all'autore!
Questo aspetto si riconferma anche in incipit e finale che riescono a creare un cerchio interessante e ben svolto. L'incipit da subito ci fa percepire la nota amara che, verso la fine, ci aiuterà ancora di più a sentire l'importanza di ciò che viene raccontato dal narratore.
Il libro si presenta bene sin da subito: la copertina è molto bella e particolarmente attinente alla storia raccontata, il font è chiaro e utilizza una grandezza di carattere ottimale. Per questi motivi, oltre che per la scorrevolezza della storia, il ritmo di lettura è veloce: io l'ho terminato in una mattinata!
La storia di Al di là delle cose scontate racconta di eventi ordinari, analizzati, però, in profondità. Come dice il titolo stesso il protagonista del libro si interroga molto sul senso di ciò che viene fatto da noi esseri umani, rendendo il fine ultimo della narrazione non solo l'intrattenimento ma anche l'analisi dei singoli gesti che, quotidianamente, potremmo dare per scontati. La trama sembra avere una connotazione fortemente autobiografica, questo perché ciò che viene raccontato è legato al vivere comune e all'esperienza che ognuno di noi potrebbe aver vissuto.
Lo stile, invece, passa da momenti più profondi, che si rispecchiano anche in parole più ricercate, a momenti più liberi e sereni in cui ciò si riflette anche nel lessico, più colloquiale e meno rigido. Il narratore che coincide con la figura del protagonista (rafforzando la sensazione di stare leggendo qualcosa di reale e autobiografico) si rivolge anche a noi, consapevole della nostra presenza.
L'atmosfera è percepibile perché tutti noi possiamo comprendere ed entrare in empatia con i sentimenti del protagonista: neo laureato all'ingresso del mondo del lavoro e legittimamente confuso e, in parte, scoraggiato. L'amore, l'amicizia e la passione sono tutti fattori che vengono narrati e che il lettore comprenderà alla perfezione. Complice lo stile in prima persona e al passato si percepisce anche che ciò che ci viene raccontato è frutto del senno di poi e non frutto di una reazione immediata, per quanto i temi trattati non abbiano certamente scadenza e possano emozionare anche se ricordati molto tempo dopo.
Lo svolgimento presenta al suo interno diversi elementi interessanti; difficile che il lettore non ne trovi uno particolarmente gradito. All'interno del romanzo si spazia infatti toccando i seguenti temi: la montagna e il profondo legame con essa, l'amicizia incondizionata, il calcio vissuto come passione e condivisione, il viaggio e le bellezze della scoperta di nuove culture e, dulcis in fundo, l'amore. Noterete, perciò, che il romanzo di Emanuele Mazzocco, per quanto non particolarmente lungo, si presenta pieno di concetti e anche di accadimenti. Ad ognuno di essi è lasciato il giusto spazio per comprenderli ma non per approfondirli ulteriormente.
Era lei. Nessun dubbio, era lei. Era lì che mi aspettava.
Senza ombra di dubbio l'ambientazione vi stupirà: sia che parli di montagna, dell'Argentina o del luogo in cui vive, Samuele ci dimostra una grande dote: quella di vedere al di là della semplice estetica e comprendere il mondo che c'è dietro a ciò che può vedere. Tutte le descrizioni sono interessanti ed utili, portatrici o di riflessione o di informazioni o di entrambe le cose.
Quel giorno rimasi folgorato da quel Barrio, un quartiere indipendente dal resto della città. Sembrava che il tempo a Bordo si fosse fermato. E se delle guide non era presente perché offriva solo la sua anima, be', quell'anima si donò a me.
Per quanto i diversi personaggi della storia siano assolutamente fondamentali per il proseguimento della stessa, il punto focale della narrazione rimane sempre il protagonista. Per questo motivo l'introspezione delle persone della sua vita è presente ma non raccontata in modo intimo come, invece, possiamo dire di aver imparato a conoscere il narratore.
I dialoghi sono credibili. Quando esprimono un concetto che tocca particolarmente il protagonista diventano anche indispensabili per la narrazione, altre volte, invece, fungono semplicemente da ponte tra due diverse situazioni.
In conclusione, Al di là delle cose scontate è un libro che intrattiene esprimendo al contempo un concetto importante che noi tutti dovremmo abbracciare: nulla è scontato e andrebbe approfondito, pensato e ripensato, perché la nostra vita è questa e questo è il modo migliore per viverla consapevolmente.
Lo consiglio perché si tratta di una lettura piacevole e variegato: contiene molti elementi ed è veramente difficile non riuscire ad estrapolarne qualcosa di interessante, indifferentemente dalla vita che si svolge.