TRAMA IN BREVE

Il nuovo sindaco di Magniverne è alle prese con le prime riunioni e i primi atti ufficiali quando, improvvisamente, una Macchia compare in tutto il Mondo. 

INCIPIT

Ieri sera si è tenuta la tredicesima riunione della giunta comunale. All'ordine del giorno c'erano: stato avanzamento lavori di risistemazione pavimentazione stradale in via dei Tranvieri; avvio raccolta fondi per la prossima festa patronale dei santi Gioacchino e Anna; riesame del bilanci preventivo della casa di riposo Benedetti Fratelli; discussione di relazione tecnica su perdita lungo conduttura fognaria in zona vecchio mulino; aggiornamento piano regolatore causa pretesto inoltrato da abitanti condominio san Giusto, per la prevista estensione dell'area cimiteriale; varie ed eventuali.

RECENSIONE

Sindaco, buttati nel cesso. Tu sei un'allucinazione collettiva, Magniverne è un'allucinazione collettiva. Solo la macchia è reale.

La Macchia è un breve racconto dell'autore emergente Maurizio Cometto nonché la prima opera che leggo di questo scrittore.

L'incipit non mi ha convinta di primo acchito perché vi si trova all'interno uno stile molto particolare.

Superando, però, la lunga frase iniziale, impariamo ad apprezzare questo stile che si conforma perfettamente a ciò che vuole rappresentare: quello di un atto ufficiale redatto dal sindaco. L'autore riesce con facilità a modificare il tono narrativo a seconda di ciò che vuole raccontare, è stato bravo a non esagerare, evidenziando la dicotomia tra la vita pubblica e quella privata con un giusto equilibrio.

Come ultimo argomento, ascrivibile alle "varie ed eventuali", è stata affrontata la questione della cosiddetta "macchia".

La struttura del libro è curata ma avrebbe potuto delineare maggiormente la differenza tra i due tipi di narrazione con font diversi o delimitazioni di qualche genere.

L'ambientazione è Magniverne, cittadina ben rappresentata dall'autore, anche se non nel dettaglio. Nelle descrizioni, specie in quelle che hanno il compito di risaltare le stranezze, Cometto è capace e attento, ci fa visualizzare la scena.

Sugli scaffali ci sono posti vuoti. La polvere ricopre tutto, come se nessuno avesse messo piede qui dentro da anni.

Essendo un racconto horror, l'atmosfera è fondamentale. Per quanto sia breve, possiamo trovare all'interno del libro un escalation di agitazione che porta il lettore a leggere la storia sempre più velocemente.

Ride. «E ti stupisci? È colpa della macchia. Sta finendo tutto, papà.»

Il ritmo, infatti, inizialmente è lento, ci cominciamo ad interessare alla storia e a chiederci come evolverà ma non sfogliamo le pagine virtuali con voracità, nella seconda metà del racconto, invece, la suspense prenderà il sopravvento.

La trama non è innovativa ma è portata avanti in maniera interessante: una Macchia anomala compare ed è visibile in tutto il Mondo. Inizialmente si cerca di comprenderla o addirittura di rifiutarne l'esistenza. Eppure...

I personaggi non sono quasi presenti nel libro se non per brevi dialoghi, il motivo lo capirete bene leggendo questo racconto. Il protagonista è l'unico che potremmo considerare approfondito ma l'autore sceglie di farcelo scoprire pian piano, mantenendo il riserbo su alcuni eventi importanti.

Ed è proprio grazie a questa scelta che il finale è d'impatto e inaspettato, anche se, da un certo momento in poi si possono prevedere gli sviluppi di quanto raccontato. Un'amante degli horror potrà solamente apprezzarlo.

In conclusione, La Macchia è un racconto horror ben fatto. Si legge con piacere ed è reperibile su Amazon a soli 99 centesimi!

Lo consiglio e, personalmente, sono curiosa di leggere altro dell'autore perché con questo racconto mi ha dimostrato di avere buone idee e sufficiente destrezza per poter giocare con il proprio stile!

CITAZIONI

La natura della macchia è al momento sconosciuta. Non è una nuvola, non è un satellite geostazionario, non è la scia di un aereo. Non si sa cos'è.

Cassandra continua a tossire. Grazie agli antipiretici la febbre è calata. L'ultimo bollettino medico parla di un lieve miglioramento.

È fatto divieto di osservare la macchia per piacere di venti minuti consecutivi.

QUARTA DI COPERTINA

"L'assessore alla cultura e manifestazioni Giordano Derenzi ha relazionato in merito. La Macchia è visibile non solo qui in paese, come ormai notorio, ma risulta un fenomeno di portata mondiale. Essa si posiziona, almeno vista dall'abitato di Magniverne, e precisamente dal balcone frontale del Municipio, quattro virgola sette gradi sopra il cocuzzolo nord della collina del Moro. Ha forma definita fungoidale, con la punta del cappello rivolta a sud-ovest, e contorni sfumati. Di giorno si presenta dello stesso colore e consistenza del tipo di nuvola denominato 'Cirro'. Di notte è maggiormente visibile, e riempita di una luminescenza che ricorda il latte cagliato. Stando ai continui bollettini del CNR, la Macchia appare ferma nel cielo.
Nessuno delle migliaia di comitati scientifici che studiano il fenomeno ormai da tre giorni è addivenuto a conclusioni precise sulla sua natura, che pertanto si può considerare ancora sconosciuta".

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
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