Recensione su Alla gola di Henry Hoke

Incipit

non ho mai mangiato una persona ma oggi potrei farlo mi sveglio nella mia selva al suono di schiocchi di frusta e guardo fuori e vedo un uomo robusto con una giacca di pelle marrone e un cappello marrone che fa oscillare la frusta verso altre due persone un uomo e una donna la donna alza il telefono e dice oh mio dio sei identico a lui l'uomo con la frusta sorride e la schiocca di nuovo e io sento qualcosa in fondo allo stomaco

Trama in breve

Un puma, scappato dal suo habitat, si trova a vivere sotto la scritta di Hollywood e a osservare da vicino i comportamenti degli esseri umani.

Informazioni sul libro

Alla gola è un romanzo del 2023 di Henry Hoke, portato in Italia da Mercurio Books con una traduzione di Valentina Maini. Il romanzo ha come narratore un puma, ispirato a P22, animale noto per aver vissuto nel Griffith Park di Los Angeles ed è scritto con un flusso di coscienza che mostra i suoi pensieri, prevalentemente legati a ciò che vede e cerca di capire. Il libro è stato finalista al PEN/Faulkner Award, selezionato tra i migliori libri del 2023 sul Washington Post e ha ricevuto recensioni positive dalla critica per la sua originalità e la tematica. È un testo breve che presenta anche poche parole a pagina. Si legge molto velocemente ma non può essere considerato di semplice lettura per la modalità di scrittura scelta. La tematica principale è l’ecologia ma il testo si sofferma molto anche sull’identità e sulla convivenza essere umano/natura.

PRO

Originalità Trovare un animale come narratore di un testo, seppur non frequente, è piuttosto comune. Il fatto di leggere direttamente i suoi pensieri attraverso l’uso del flusso di coscienza e di entrare, perciò direttamente nella testa del protagonista leggendone i pensieri reconditi e non un testo lineare è, invece, molto desueto. In aggiunta, le riflessioni principali sono collegate a temi ecologici, una tematica che di certo non abbiamo mai immaginato raccontata da un punto di vista ferino e irrazionale e che, proprio per questo, arriva al lettore con un’efficacia decisamente maggiore di quella che si esperirebbe in un romanzo narrato in modo tradizionale. Leggere Alla gola è, insomma, garanzia di unicità.

Stile Nonostante il flusso di coscienza sia nato con il modernismo (primi del Novecento) è una tecnica ancora poco conosciuta e letta e, dunque, considerata sperimentale. Utilizzarlo non è semplice e farlo in un contesto “animalesco”, non avendo precedenti, può esserlo ancora di più. La riuscita del testo, che proietta il lettore dentro i pensieri del puma e gli permette di esperire direttamente la confusione da lui provata e la grande emotività generata dal più piccolo gesto umano, colpisce per la grande efficacia. Il libro, raccontato in qualsiasi altro modo, non avrebbe mai potuto avere la stessa potenza.

CONTRO

Credibilità Come spesso capita con i libri che spiccano per la loro originalità, è difficile che ciò che viene raccontato riesca a corrispondere a modelli già conosciuti e, quindi, considerabili come credibili. È risaputo che gli esseri umani sono poco inclini a credere in cose che non hanno sperimentato direttamente e, dunque, la poca dimestichezza con lo stile e la mancanza totale di una storia preesistente simile a questa porteranno sicuramente i più a sollevare molti ma. Alla gola è un libro che non desidera trasmettere credibilità ma di fare vivere un’esperienza unica al proprio lettore. Per poterla apprezzare al meglio, come succede spesso in narrativa, dovrete sospendere la vostra incredulità e lasciarvi trasportare dal vortice emotivo delle parole del puma.

Personaggi In ogni libro in prima persona è il narratore l’unico ad essere veramente approfondito ma, in una storia in cui chi sta raccontando è alle prese con un animale (l’essere umano) sconosciuto, questo aspetto è ancora più evidente e accentuato. La nostra capacità di comprendere i gesti, le motivazioni e i pensieri dei personaggi incontrati è limitata a ciò che comprende il puma. Nel tempo, le sue capacità analitiche, come è normale che sia quando si è nuovi in qualcosa, crescono ma non arriveranno mai al punto di farci pensare di aver conosciuto al meglio l’interiorità dei personaggi altri da lui.

La mia opinione

Alla gola è un romanzo che mi ha colpita tantissimo principalmente grazie al suo stile. Amo i libri scritti in modo sperimentale, se ben riusciti, e leggere questo testo è stato per me esaltante sia dal punto di vista letterario sia da quello emotivo. Sia il messaggio che la trama, due aspetti in genere per me meno rilevanti nelle letture, sono riusciti a coinvolgermi e a convincermi completamente grazie al modo in cui vengono raccontati. L’ho trovato completo ed intelligente, una penna riconoscibile e promettente. Non dimenticherò questo libro facilmente e sicuramente vorrò presto rileggerlo perché sono certa che a una seconda lettura, magari più analitica e meno veloce, potrà lasciarmi ancora di più grazie alle sue scelte stilistiche e di linguaggio.

In conclusione

Alla gola è un romanzo apparentemente facile che, per la sua trama, rischierà di attirare lettori in cerca di intrattenimento. Capita frequentemente che libri con animali come narratori vengano considerati, a causa del fatto che ne esistono molti di questo genere, semplici e leggeri. Questo romanzo è, invece, più indicato a coloro che amano lo stile sperimentale e cercano qualcosa di diverso, di non immediata fruizione (lo stile modernista, lo sto imparando a mie spese leggendo le recensioni, è considerato complesso ed è veramente poco compreso dal lettore medio) e che lasci un segno evidente nelle proprie letture. Per la sua bellezza non posso che consigliarlo a tutti ma, per farvelo apprezzare di più vi consiglio di approcciarlo quando: