Che malattia, il bisogno. Non ha fine?
Meglio sole che nuvole di Jane Alison è un romanzo fortemente autobiografico, pubblicato il 14 Giugno da NN Editore, due anni dopo la sua uscita in lingua originale.
Il libro si distingue per la sua varietà: all'interno troverete elementi che, solitamente, si possono trovare in più opere di genere diverso.
Jane Alison, infatti, spazia tra amore, erotismo, sensualità, cultura, serietà e messaggi importanti con grande disinvoltura.
La protagonista del libro è una donna che, di lavoro, fa la traduttrice. J. è single e vive a Miami con il suo gatto Ovidio.
Si tratta di una donna fragile e forte contemporaneamente, molto autoironica e con una personalità unica.
Le sue riflessioni spaziano dai concetti più dotti (le traduzioni che lei stessa fa alle opere di Ovidio e citazioni importanti), a quelli più profondi (rapporto madre-figlia, rapporto donna-uomo, violenza sulle donne, malattie, il prendersi cura delle persone) a quelle più divertenti e leggere (amore, erotismo, sensualità).
La trama del romanzo si basa sulla sua permanenza a Miami, dopo aver tentato quella che lei considera la sua ultima occasione con l'amore.
La quotidianità di J. si basa sul suo lavoro di traduttrice, del godere della bellezza del luogo in cui vive e dell'aiutare gli animali e le persone sofferenti che si imbatteranno sul suo cammino.
Si tratta, perciò, di una storia che non mira alla suspense e al colpo di scena (anche se alcuni ce ne saranno eccome), ma alla veridicità del racconto. Si tratta di una vita che potremmo definire qualunque ma che, proprio per la sua semplicità, mostra molti aspetti importanti della nostra vita facendoci interrogare su cosa sia importante e cosa invece no.
Non sono sicura di aver già accennato alla scadenza di Ovidio: ventiquattro racconti in verso in centuno giorni.
Un sacco di soldi a lavorare così, ci puoi scommettere. Una specie di traduzione, ma solo come punto di partenza: sto facendo dei cambiamenti nelle storie. E credo che Ovidio, fra tutti, sarebbe l'ultimo a dispiacersene.
Lo stile di Jane Alison è molto leggero e snello: si legge velocemente e senza difficoltà.
Sia quando parla di argomenti facili, che quando tratta materie più complicate, la sua scrittura scivola via e non indugia troppo su quanto viene detto. A noi il compito di interiorizzarne il contenuto.
La narratrice ci parla direttamente, come se stesse scrivendo un diario, ma ogni tanto si rivolge a Sir Gold, l'uomo che, per ultimo, le ha fatto pensare di poter vivere una felice vita di coppia.
I giochi di parole e le ripetizioni sono importanti, ci aiutano a capire il peso di ciò che viene detto e rendono ogni semplice frase un frammento di poesia. Con poche parole l'autrice riesce spesso a esprimere grandi significati.
Capita, sapete? Una freccia nel cuore.
La struttura del libro lo rende di ancora più veloce lettura: i capitoli sono corti (a volte sono solamente di qualche riga) e alternano racconti della vita della protagonista a citazioni e frammenti di opere del passato. I suoi "per esempio" erano, da me, molto attesi, durante la lettura.
Grazie a stile e struttura il ritmo di lettura è velocissimo: queste 269 pagine si leggono come fossero poco più di 150, ma lasciano un'impronta ben più profonda di quello che si potrebbe pensare dopo una lettura superficiale.
L'ambientazione della maggior parte del romanzo è Miami. Questa location viene raccontata maggiormente dal punto di vista naturalistico/estetico rispetto a quello modaiolo/sociale. Questo è collegato al modo di vivere della protagonista.