TRAMA IN BREVE

Il PNS è uno strumento che, collegato direttamente a noi, permette di valutare il nostro stato di salute rilasciando, al contempo, una sostanza che ci allieta. È la HOB ad averlo inventato, ma pare che dietro a questa creazione vi siano misteri mai svelati che potrebbero cambiare, di molto, la percezione delle persone al riguardo.

INCIPIT

La lampada del corridoio illuminò la stanza buia e silenziosa dove la donna dormiva.
Agnes possedeva una figura snella ma non filiforme, la bocca sottile, il naso piccolo e regolare, gli occhi e i capelli neri. Tutte qualità tramandate a sua figlia Elizabeth.

RECENSIONE

«L'Apopstosis.»
«Mai sentita nominare.»
«Non sono un esperto, ma a grandi linee si tratta di un processo fisiologico cellulare, una morte programmata. Spinta da particolari input, la cellula si suicida senza creare alcun danno circostante, anzi si decompone in maniera tale che le altre cellule possano assimilare i suoi resti.»

Apopstosis è il secondo romanzo che leggo dell'autore Renato Mite e, devo dire la verità, l'ho trovato molto diverso da Aporia, sebbene vi siano alcuni aspetti che mostrano la stessa paternità dei due libri. Si tratta un Thriller Informatico ambientato in un futuro che non sembra molto lontano dal nostro, con una storia che ricorda il mondo distopico.

La trama del libro, si concentra sull'esistenza del PNS: un congegno che permette alla HOB, società con il monopolio assoluto sulla cura della cittadinanza, di controllare lo stato di salute dei suoi utilizzatori per poter rilevare eventuali malattie per tempo.
Ovviamente, dietro al buon intento della nuova tecnologia, giocano interessi economici molto importanti, che possono indurre il colosso della medicina a prendere decisioni pericolose e volte più guadagno che al benessere della cittadinanza.

Nello svolgimento quest'idea verrà sviluppata sapientemente, lasciando spazio sia all'azione che al pensiero. Inoltre, la storia non verterà solamente sull'aspetto del thriller ma anche sui rapporti interpersonali dei diversi protagonisti.

Il libro è diviso in due parti talmente diverse tra loro che, se fossero state inserite in due volumi (nonostante l'esigua lunghezza della seconda) non avrebbero comunque creato disagio nel lettore. Le tempistiche sono desumibili dal testo ma non vengono esplicitate chiaramente. 
Nella seconda parte (ambientata più di due anni dopo la prima) sono presenti anche capitoli di flashback che raccontano eventi precedenti a quelli narrati nella prima parte.
Questa struttura è, perciò, piacevole perché rende il romanzo completo e ricco, al contempo può però confondere, perché sarà compito del lettore comprendere cosa viene prima e cosa dopo un determinato evento.

I personaggi presi in considerazione sono diversi e anche i punti di vista raccontati. Sebbene sia chiaro che il ruolo del protagonista debba essere assegnato a Matt, l'hacker della storia, non troviamo un approfondimento particolare per nessuno di loro. 
I loro caratteri e le ragioni dei loro comportamenti (spesso legate anche alla sfera emotiva) sono chiari ma attorniati da un alone di mistero che, in questo modo, preserva alcuni aspetti della trama che diventeranno veri e propri colpi di scena.

Sembrava animato dal moto perpetuo , tanto era la sua decisione, e neanche in ascensore riusciva a star fermo, quasi fosse un animale in gabbia.

L'ambientazione si può dedurre ma non viene esplicitata: comprendiamo che si tratta dell'immediato futuro o di un mondo parallelo al nostro e che il luogo in cui si svolgono le vicende è situato negli Stati Uniti

Lo stile dell'autore è fatto da diversi elementi.
Prima di tutto c'è il gergo specifico, informatico e medico, convincente e credibile (non so se anche attendibile perché non mi intendo di nessuno dei due ambiti.)
Come seconda tipologia troviamo le parole inventate dall'autore, che sono poche e principalmente collegate a nomi propri (PNS).
Infine, la narrazione. I termini utilizzati dal narratore sono spesso ricercati e desueti nel linguaggio comunque (ella, finanche ecc..).
Trattandosi di narrativa di genere già ricca di parole specifiche l'accompagnamento con un stile poco colloquiale può portare a confondere il lettore, creando dei problemi di comprensione, specialmente in quei frammenti in cui si parla di invenzioni non esistenti nel nostro mondo e che, perciò, devono essere comprese ex novo.

Anche nei dialoghi lo stile non è quello del linguaggio colloquiale, specialmente quando è Matt a parlare.
Questo aspetto mi ha ricordato molto alcuni film (prevalentemente classici) in cui per rendere maggiormente incisivo un concetto semplice si ricorre a termini aulici, o più alti, per poterne evidenziare maggiormente la portata. Non si tratta di un errore ma di qualcosa che io difficilmente riesco ad abbinare ad un genere che si avvicina, di molto, alla fantascienza e, quindi, al futuro.

«Io penso che tu abbia bisogno di Liz, poi viene l'hacking: emancipare informazioni di interesse generale detenute da pochi come proprietà privata. Il tuo settore è la medicina e la tua medicina è Liz. Se non ti curi, l'hacking ti seppellirà.»

Il ritmo di lettura cambia enormemente a seconda della fase della storia. 
Nella prima parte del volume è più lento e cresce pian piano.
Nella seconda parte è, invece, veloce sin dalle prime pagine.

In conclusione, Apopstosis è un libro che si legge volentieri grazie alla trama intrigante portata avanti con passione ben percepibile.
Si tratta, però, di un libro che non riesce ad esplicitare tutte le sue potenzialità e che, se rivisto e corretto nel refusi e approfondito in alcune scene, potrebbe portare ad un lettura ancora più piacevole e significativa.
Una buona idea (e un'ottima preparazione), insomma, a cui bisognerebbe dare maggiore spazio di crescita, con un editing che riesca a far risplendere le ottime caratteristiche e che smussi, invece, le parti meno credibili.

Lo consiglio, perciò, solo a chi si interessa maggiormente alla storia (che è consigliabilissima) e meno alla veste estetico/strutturale.
È un diamante grezzo da rifinire, chi guarderà alla sua anima riuscirà ad apprezzarlo maggiormente e a coglierne il messaggio.

CITAZIONI

«Tu sei il mio amico e se cerchi un'informazione preziosa, io voglio essere lì con te quando lo troverai, anzi voglio aiutarti a trovarla. È la nostra natura.»

Era notte inoltrata. La lucidità stava passando come passa una sbornia: con malessere e capogiri. In genere, quando una sbornia passa, arriva la lucidità, ma quando è la lucidità a passare, non arriva l'euforica ebbrezza bensì la dissennatezza.

«Non capisco, vuol dire che non mi ami abbastanza?»
«Tutt'altro. Dovrebbero ideare un'unità di misura apposita per misurare quanto ti amo e ti desidero.»
«Quindi?»
«Quindi ti amo ma non posso farmi capire e non voglio metterci una pietra sopra. Dammi dell'egoista, ma non voglio.»

«È sempre stato così difficile amarmi?»
«Amarti non è mai stato difficile, mi viene naturale.» Liz si avvicinò. «Il difficile è credere a ciò che mi dici e prometti. A volte penso che tu lo faccia per riempirti la bocca.»

«Ma perché non vi fate una vita normale?»
«Io mi chiedo come facciate a considerare normale la vostra.»
«È semplice: non ci ossessioniamo.»
«Questa è bella. Tu la fai facile, si vede che non conosci tuo fratello. Non è una cosa che abbiamo deciso da un giorno all'altro, è parte di noi. Non possiamo fare a meno di rincorrere e tentare di conoscere ciò che ci viene nascosto, negato o semplicemente non conosciamo.»

«Pensi che la gente come noi non combatta?»
«Penso che se una cosa non la fai per passione, meglio non farla: ti verrà male. Può darsi che alla fine la guerra finisca grazie ai pacifisti, anche loro combattono.»

«I computer sono nati per fare calcoli, risolvere problemi. Per risolvere un problema, devi comprenderlo e per comprenderlo devi distruggerlo in problemi più semplici fino ad arrivare a problemi tanto semplici che possono essere risolti con una singola operazione.»

Matt andò in letargo, questa era l'espressione che usava Liz quando lo vedeva poco e comunque sempre immerso nei suoi pensieri. Un letargo è il periodo in cui Matt si rifugia nella sua tana e si prepara ad agire.

Non si trattava di una semplice password, all'avvio nemmeno c'era la password. L'intero sistema era diviso in livelli occultati come differenti strati di una cipolla, l'unico accessibile era quello più esterno.

«Capisco che stai male perché non vuoi la morte degli altri, ma non puoi farti abbattere da queste cose. Pensa pure che sono cinico, ma quegli uomini sono morti e lo saranno sia che tu continui per la tua strada, sia che tu rimanga a piangerti addosso. Non puoi fare del male a nessuno, a meno che tu non lo voglia. Quindi, non è questo che ti impedisce di continuare.»

«Sa, a volte compatisco gli scrittori. Si arrovellano per trovare il modo giusto di esporre qualsiasi cosa, bella o brutta che sia. Ma non è possibile, perciò mi dica quello che è venuto a dirmi... tutt'al più posso licenziarla.»

Il laboratorio era invaso da quel piacevole silenzio che si crea quando non c'è bisogno d'altro che di concentrazione. Non ti accorgi nemmeno che c'è, il silenzio, e anche il più flebile dei bisbigli risuona chiaro e forte.

QUARTA DI COPERTINA

Un ricercatore medico, un'innovazione diagnostica rivoluzionaria, una rete digitale per la sanità pubblica e un hacker a mettere tutto in discussione... prima dell'Apoptosis.

La società HOB Medicines ha rivoluzionato la medicina con la Patoneuroscopìa, l'indagine diagnostica attraverso il sistema nervoso, e ha creato il PNS, un dispositivo per la diagnosi personale collegato alla P.A. Net, la rete digitale per la sanità pubblica.
Tutti indossano un PNS, ma alcuni dubitano della sua efficienza: George Tobell, il ricercatore che ha aperto la strada alla Patoneuroscopìa, e Matthew Jaws, un hacker ossessionato dalla HOB.
Ormai lontano dai laboratori, il ricercatore continua i suoi studi con un prototipo del PNS che gli ha causato una neuropatia e scrive un trattato che getta le prime luci sui segreti della HOB.
L'hacker vuole vederci chiaro sulla sorte degli antesignani, i leggendari malati oggetto della sperimentazione HOB, e viene in possesso del trattato di Tobell. Rischierà la sua vita per fare breccia nel sistema della HOB che gestisce i dispositivi. Dopo aver studiato a fondo la rete digitale che raccoglie i dati delle diagnosi, Matthew si farà assumere nella sala di controllo dell'HOB Building.
Nella stessa sala lavora l'analista che ha stretto un accordo con il magnate della HOB per la cattura dell'hacker.
Nei laboratori del grattacielo Jason Stemberg, un giovane ricercatore, scoprirà che chiunque usa il PNS è in pericolo.
Il parossismo dell'Apoptosis è imminente e li coinvolgerà tutti.

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
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