Quello che mi chiedi in cambio

Di Moran Beaumer

WLM

175 pagine

7,5/10

Consigliato: Sì

Contemporaneo

Italiano

Emergente

Noir

TRAMA IN BREVE

Una partita di calcio truccata ma finita male, e un calciatore che teme di essere in pericolo. È questo il caso che deve affrontare Chil, il nostro protagonista, che non è né un poliziotto, né un detective, ma ha tutte le intenzioni di risolvere il caso in prima persona.

INCIPIT

«Quale vuoi che ti dica, una buona ragione o la ragione vera?»
«Dimmele tutte e due.»
«Allora... in questi casi preferisco essere solo. Avere vicino qualcuno mi innervosisce.»
«E l'altra?»
«Non sono tranquillo. E non so spiegarmi, diciamo che ho paura. Meglio che rischi uno soltanto.»

RECENSIONE

Non puoi impedire di seguirti a chi è capace di farlo

Quello che mi chiedi in cambio è una delle ultime pubblicazioni dell'Editore WLM

Si tratta del secondo libro che leggo dell'autore Moran Beaumer (e non Beaumber come potete leggere sull'immagine di copertina) e, come potrete notare, dalla Recensione di "La domanda che hai nel piatto", si tratta di un autore che ho letto molto volentieri e che trovo convincente, soprattutto nello stile.

Possiamo considerare Quello che mi chiedi in cambio un libro noir, anche se le sue atmosfere sono decisamente meno cupe e gravi rispetto a quelle che potremmo associare a questo genere. Il motivo principale per cui succede ciò è lo stile dell'autore. Anche se lo scrittore utilizza un lessico adatto a ciò che sta scrivendo, dandogli un'ottima connotazione da duri necessaria in questo genere, aggiunge a questo aspetto due elementi che arricchiscono la narrazione, cambiando l'effetto finale sul lettore.

Ormai ero una pallottola già entrata nella camera di scoppio e avevo chiaro il mio prossimo futuro.

Il primo elemento aggiuntivo è l'ironia. Questa, in realtà, è spesso presente nei romanzi noir, polizieschi o gialli, ma è la sua realizzazione e, soprattutto, la direzione da lei intrapresa a denotare il tono del romanzo. In questo caso Beaumer mantiene una più che ragionevole via di mezzo: è simpatico e divertente ma non inficia l'intensità di quanto narrato.

L'eventualità di un allarme, o di telecamere poteva essere più che un'eventualità, evidentemente me ne sbattevo e ho fatto il primo passo..

Il secondo aspetto è l'introspezione e, conseguentemente, la riflessione. Il protagonista, infatti, risponde ai classici canoni del protagonista duro e deciso ma, al contempo, presenta al suo interno aspetti ben più sensibili e malleabili che lo rendono più umano. 

Ogni volta mi appariva chiaro quanto l'amore fosse una specie di lotta tra due spiriti che si incontrano e sentono che per aversi si devono affrontare, e che il senso della lotta è arrivare a qualcosa di cui però nessuno dei due conosce l'identità. Non ancora, almeno. 

Gli altri personaggi, anche se non tutti allo stesso livello, rispettano i canoni più stretti del genere, entrando perfettamente nei ruoli a loro assegnati.

Nei dialoghi, fortemente presenti in tutta la narrazione, è maggiormente quest'ultimo aspetto introspettivo a fuoriuscire. In questo modo l'autore lascia molto spazio a riflessioni che esulano dalla trama vera e propria, portando il lettore ad interrogarsi sui diversi temi toccati.

«Secondo te dove siamo nati ce lo siamo scelti noi?»
“Tu che dici?»
«Per me tutta la vita ce la siamo scelta noi.»
«Tutta?»
«Compresi i guai, se è questo che intendi.»
«E perché lo avremmo fatto?»
«Perché siamo nati per capire se riusciremo a resistere. Se sappiamo durare.»

La struttura del libro è semplice ma non di immediata comprensione. Inizialmente apre con un flashback, poi passa alla narrazione vera e propria che vede il protagonista, Chil, raccontarci la vicenda al passato. Ogni tanto, però, troverete delle parti in corsivo e al presente che vi permetteranno di scoprire cose che nemmeno il protagonista sa. Questo aspetto rende la lettura più interessante, coinvolgendo il lettore e invitandolo a chiedersi che cosa stia succedendo dietro le quinte.

L'incipit iniziale è, dunque, parte del flashback di cui vi parlavo. Apre con un dialogo interessante che, da subito, fa comprendere al lettore che la trama verterà su qualcosa di losco e pericoloso.

I temi toccati dal narratore saranno molti. La trama vera e propria verte su una partita (di calcio) truccata, ma finita diversamente dal previsto. Il giocatore che ha deciso di tradire i propri principi ora teme ripercussioni dai suoi mandanti e il protagonista è chiamato ad indagare sulla questione.

Nello svolgimento il lettore cercherà di scoprire la verità sull'intera vicenda. Se, infatti, gran parte delle carte sono scoperte dall'autore sin da subito, alcuni particolari fondamentali per la risoluzione del caso vengono nascosti per garantire il colpo di scena finale che, puntualmente, arriva e sorprende.

Il finale prosegue sulla strada già tracciata dallo svolgimento, non delude ma non stupisce quanto alcune rivelazioni antecedenti.

Il libro è ambientato prevalentemente a Nizza, in Costa Azzurra. Le descrizioni ambientali sono più rivolte a far immaginare gli interni che gli esterni. Il sapore francese della vicenda, per quanto venga fatto presente in più paragrafi, non è prevalente o rilevante per la storia.

Grazie all'ironia e allo stile fresco e leggero di Beaumer, l'atmosfera percepita non è cupa o di difficile digestione come, spesso, può accadere in un noir. Il lettore è portato principalmente a divertirsi e ad intrattenersi.

La notte rendeva il silenzio trasparente, mi sentivo totalmente allo scoperto.

Per lo stesso motivo il ritmo di lettura è molto veloce. Il libro si termina in breve tempo ed è adatto alle situazioni di distensione e relax come quelle Sotto l'ombrellone.

In conclusione, trovo che Quello che mi chiedi in cambio sia un romanzo che può piacere a moltissimi tipi di lettori diversi perché contiene al suo interno variabili molto differenti tra loro. Lo stile sarà gradito sia da coloro che amano i romanzi del genere, (grazie alla appropriatezza del lessico utilizzato), sia da quelli che, solitamente, leggono altro (perché non indugia solamente su questo aspetto, rendendolo gradevole e divertente per chiunque).

Questo è il motivo per cui consiglio il libro a tutti, è particolarmente adatto alla stagione che sta per iniziare, perciò approfittatene!

CITAZIONI

«Ma lo sanno tutti che siamo amici.»
«Che c'entra? L'amicizia non è richiesta in queste cose.»

Erano grandi amici, si conoscevano dai tempo della scuola. I tempi in cui la vita ti si apre davanti come un mare.

 «Ma è l'aperitivo. Appena l'atmosfera si sarà calmate si rifaranno vivi. Hanno un credito con te, molto alto. E temo sia uno di quei crediti che non si estinguono con un bonifico.»

«Ad esempio posso dirti che in questo momento, e direi di andarcene da un'altra parte, sanno benissimo che tu sei qui. E che ci sono anche io.»

Capire è una parola che all'inizio suona difficile. Sono in molti che in quell'inizio rimangono invischiati. Capire, contenere, riuscire ad avvolgere un problema nella mente, guardarlo nel suo insieme e poi nei particolari. E invece la circostanza più frequente è che le informazioni da contenere sono troppe, oppure i cervelli sono troppo piccoli. Allora capita di distrarsi, si va verso altro. Ad esempio un bicchiere di vodka.

Non era la prima volta che la vodka mi prendeva alle spalle e mi sono riproposto di tenerlo a mente per il futuro, ma ero il primo a non prendermi sul serio.

«Sei tu che sei freddolosa, Agnés.»
«Taci. Gli uomini fanno i caldi a parole. Lei che ne pensa, Chi?»
«Degli uomini? Tutto il male possibile.»

Si trattava di demoni che non avevo affrontato, e nemmeno considerato. Preferivo lasciarli scatenare per conoscerne la potenza.

«Non trovi che le stanze degli amanti dopo l'amore si riempiano di pensieri? Ognuno mette i suoi. Sono come un vapore, e si può quasi toccare.»

«Hai mai notato a quando quando entri in una grande città? Facciamo Parigi, appunto... Senti che puoi mischiarti con quello che è la città. Non è solo un modo per nascondersi, serve per trasformarsi. Lavare la vita on una grande lavatrice... si ha la sensazione di tornare nuovi.»

Ce l'aveva scritto in faccia che mi avrebbe ucciso. Ma era scritto con un inchiostro invisibile.

«È un baratto, giusto? Tu mi dai e io ti do. Però sono e cose visibili quelle a cui si dà più importanza... quelle a cui si presta attenzione. Il lato invisibile si valuta troppo poco. Eppure è lì dentro che c'è il demone.»

La morte, negli anni della nostra vita, aggiusta la mira. Prima ti spara per prendere le coordinate, e al massimo si ferisce più o meno lievemente, e tu continui a vivere. Un giorno arriva la pallottola che ti ammazza.

Doveva per forza essere tanto potente l'amore? Capace di entrare nei muscoli dino a farli infiacchire? "Sei grande e grosso" mi dicevo, "fai a pugni e tutto il resto. Eppure ti basta una voce, nemmeno un corpo, una voce, perché uno strano potere possa indebolire la tua energia."

QUARTA DI COPERTINA

Nizza, Costa Azzurra. Mare, sole, ville immerse nel verde e nella ricchezza. Ma dove il denaro è così diffuso c'è anche chi di quel denaro va a caccia con ogni mezzo, soprattutto se è illecito. È una caccia feroce che non teme ostacoli. In una delle trappole cascano anche Pierre Garosse e Alex Ferron, popolari giocatori del OCG Nice, che si mettono nei guai vendendo una partita. Ferron muore in un incidente d'auto sulla strada che da La Turbie scende a Monaco. Garosse, pentito e pieno di paura, è convinto che si tratti di omicidio e chiede l'aiuto di Marc Maréen. Marc Maréen, detto Chil, ha un passato complicato ma ora ha cambiato vita e ha due fortune: una cospicua eredità e un parente tra i pezzi grossi della Gendarmeria Nazionale. Cercando di capire qualcosa, Maréen dovrà affrontare una serie di circostanze pericolose e certamente non legali. Si imbatterà in vari personaggi, tra cui il capo di un'associazione criminale e una donna venuta al mondo per essere amata. Maréen si muove apparentemente d'istinto, in realtà è più razionale di quanto riesca a percepirsi. Ciò che sembra nascere dalla sua incoscienza darà agli avvenimenti una spinta alla soluzione.

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
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