Mi manca la semplicità della mia vita.
Ciò che mi ha attirato di più del libro I feel you è stata la trama, mi piaceva l'idea dei bigliettini scambiati e, nell'epoca del digitale, ho ritrovato con piacere quest'idea più classica e, di conseguenza, più romantica per me che guardo sempre con un'occhiata malinconica ciò che è stato. Mi è piaciuta non solo l'idea ma anche la sua impostazione anche se mi sarebbe piaciuta qualche spiegazione in più del motivo per cui tutto è partito.
Non posso fare a meno di sorridere. Tutto questo è incredibile. Ma sarà uno scherzo? Chissà chi c'è a scrivere questi biglietti dall'altra parte.
Il ritmo del romanzo è molto veloce; viene lasciato spazio alle riflessioni dei due protagonisti ma il ritmo delle vicende è molto veloce, nonostante passi anche del tempo tra un momento e quello successivo. Ciò permette ai lettori di leggere il romanzo tutto d'un fiato, io, come sapete, apprezzo sempre di più il troppo al troppo poco perciò se l'autrice si fosse ulteriormente dilungata su determinati aspetti avrei apprezzato ancora di più!
I personaggi del libro sono caratterizzati e si può comprendere bene la loro personalità, c'è una forte divisione tra personaggio buono e personaggio cattivo, aspetto che si concilia con il genere ma che li rende così perfetti, o così spregevoli, da non riuscire a farmici immedesimare. Ho apprezzato la loro maturità; spesso si legge di protagonisti troppo giovani e quindi immaturi o più grandi e, quindi, troppo vissuti, questa invece è stata una buona via di mezzo.
La adoro. Capisce sempre quando c'è qualcosa di diverso in me e sa sempre darmi ottimi consigli.
I due protagonisti sono interiorizzati maggiormente e commettono anche i giusti sbagli che un essere umano può compiere, mi sono piaciuti ed ho apprezzato poter leggere il punto di vista di entrambi.
Quello che di solito è un mio punto delicato come lettrice è il riuscire a percepire l'atmosfera e le emozioni provate, ed è anche il motivo per cui spesso i romanzi di questo genere non riescono ad arrivarmi come quelli di altri generi. L'autrice, però, è riuscita a farmi sentire ogni singolo istante; l'attesa snervante, l'agitazione, la felicità e anche la tristezza. L'idea che mi sono fatta è quella di una persona talmente sensibile che riesca a trasmettere queste sensazioni anche attraverso le sue parole.
Lo stile, perciò, mi è piaciuto molto per questa sua caratteristica (che, a parer mio, si ha o non si ha), anche se l'ho trovato ancora un po' acerbo, non del tutto formato, ma ciò è piuttosto normale trattandosi dell'inizio di un mestiere.
Ho apprezzato anche l'ambientazione perché, sebbene faccia solo da sfondo e non venga descritta nei particolari, è rilevante dal punto di vista della trama e il lettore è portato immediatamente ad associare il luogo a ciò che è successo ai due protagonisti.
Guardando fuori dalla finestra noto i colori delle foglie cambiare. Ormai l'autunno ha preso il sopravvento e per quanto ad altri questa stagione possa portare tristezza, a me piace.
Si tratta perciò di un libro di un'autrice con ottime potenzialità, carino, dolcissimo e veloce da leggere. Lo consiglio, soprattutto a chi, come me, ha difficoltà con il genere e vuole scoprire un romanzo che gli faccia provare quelle emozioni che spesso mancano alle nostre letture.