TRAMA IN BREVE

Il libro parla del periodo passato a Napoli dal pittore Caravaggio. Conosciamo le sue esperienze direttamente dai pensieri del pittore, imparando così molto di più su di lui come artista e come uomo.

DEDICA

Questo romanzo è dedicato al mio eroe: Golia VII. 

Ed al professor Andrea Vitali di Faenza, mentore ed amico prezioso, che ha risolto l'enigma di Maria l'ebrea.

INCIPIT

Alof de Wignacourt guardave sé stesso ed era evidentemente compiaciuto. 

Nell'austero ritratto indossava l'uniforme dell'ordine dei cavalieri di San Giovanni, con il colletto bianco che sottolineava la serietà dell'espressione nel volto dell'uomo.

RECENSIONE

Lo cercavate? Eccovelo. Il libro che vi mancava, quello che desideravate trovare per poter dire "oggi ho fatto una lettura di cui vado fiero", quello di cui sapete di sentire il bisogno ma di cui non conoscete l'esistenza.

Il modo di dire "è cibo per l'anima" utilizzato a sproposito nei tempi odierni lo trovo finalmente azzeccato dopo questa lettura, sono pochi gli scrittori che me lo fanno pensare e Paola Amadesi è una di questi.

Non è stato un colpo di fulmine; il libro è difficile ed io non sono stata per molto nello stato d'animo adatto per leggerlo, questo non è un libro che si sceglie; è lui a sceglierti e a chiamarti ed è in quel momento che va letto, non prima. Inizialmente ho arrancato; non l'ho capito, poi finalmente sono entrata dentro di lui e, una volta finito, ho voluto subito iniziarlo nuovamente, per poterlo comprendere al meglio.

Ora cercherò di farvelo conoscere e comprendere, sperando di riuscire a compiere il miglior lavoro possibile.

Le etichette che gli ho "attaccato" sono parziali ma dicono già qualcosa. Storico e basato su una storia vera sono state scelte perché il protagonista del libro è Caravaggio, pittore conosciuto di nome da tutti (o almeno spero) ma di cui pochissimi possono vantarsi di conoscere le peculiarità personali ed artistiche.

Come moltissimi di voi, anche io ho studiato storia dell'arte alle superiori. Ciò significa, almeno nel mio caso, che posso riconoscere in maniera molto generica i diversi macrostili pittorici e che conosco alcune delle opere principali degli artisti più famosi. Purtroppo, essendo una persona che tende ad avere conoscenze generiche su tutte le arti meno che la letteratura, devo ammettere con mia terribile vergogna, di non aver saputo quasi nulla riguardo a Caravaggio fino alla lettura di questo romanzo. Penso, però, che fortunatamente il mio amore per la lettura, in molte occasioni, mi aiuta a colmare le mie enormi lacune anche rispetto a tutti gli altri argomenti della vita, come in questo caso. Per me, chiudere un libro dopo averlo letto, ed essere consapevole di avere conoscenze maggiori, in qualità e quantità, su un argomento importante ed interessante è una vittoria a prescindere. L'utilità del libro sotto questo aspetto è oggettiva. Grazie ad esso conosciamo maggiormente lo stile pittorico del protagonista ed anche la sua vita, elemento fondamentale per comprendere Caravaggio come persona e non solo come pittore. In più, ciò che si impara, viene letto all'interno di un contesto che esula dal saggio o dalla biografia e rende la lettura piacevole ed interessante anche per coloro che non amano troppa schematicità.

L'utilità del libro, però, non è ciò che mi fa pensare alla sua unicità. Di libri che parlano di Caravaggio, immagino, ce ne saranno tantissimi, ma questo libro è vivo, ed è per questo che va acquistato e letto.

Cosa intendo con vivo? Non lo so neppure io con precisione, è un'impressione che deriva da moltissimi aspetti del romanzo, che posso raccontarvi al meglio possibile ma che non potrete capire piena,ente senza leggerlo.

I personaggi sono veri, approfonditi pienamente. Li conosciamo così come sono e non ci viene nemmeno da dubitare della loro esistenza. Ognuno parla in maniera differente, ognuno pensa qualcosa di diverso ed ognuno agisce in modi che sarebbero totalmente inverosimili se compiuti da qualcun'altro. Voglio anche specificare che il romanzo è piuttosto breve, perciò il lavoro compiuto dalla autrice è ancora più sorprendente. Il protagonista, Caravaggio, è sicuramente colui che conosciamo meglio e, anche lui, è totalmente credibile e vivo, non trovo altro termine che si adegui cosi bene.

Questa trama con relativo svolgimento ovviamente non è giudicabile dal punto di vista dell'immaginazione, ritengo che l'argomento trattato dalla scrittrice sia assolutamente valido ed interessante. Devo però considerare che, inizialmente, ho faticato a comprendere bene la storia e, per quanto questo sia stato un limite personale portato magari dalla mia ignoranza, ritengo che anche altri lettori possano imbattersi in questa difficoltà perciò mi raccomando; superate le prime pagine capirete ed inquadrerete tutto, perciò non scoraggiatevi perché il libro vale la pena di essere letto.

Lo stile sembra nato appositamente per questo genere di romanzo, non ho notato discordanze, non ho mai storto il naso davanti ad alcuna parola, l'ho considerato da subito parte integrante del libro.

Il ritmo dello stile è buono, quello della mia lettura è stato arrancante all'inizio per i motivi sopracitati, ritengo comunque che non sia un romanzo da leggere tutto d'un fiato, piuttosto è importante dedicargli il giusto tempo per poterlo interiorizzare al meglio.

L'ambientazione, essendo un libro che parla di opere d'arte e che dà una grande importanza a ciò che il pittore nota della sua realtà, è fondamentale ed è utilizzata perfettamente. Ci sembra di vedere tutto, gli occhi di Caravaggio sono anche i nostri e vediamo formarsi i dipinti sotto le sue pennellate, come se fossimo lì con lui ad ammirare il suo lavoro.

L'atmosfera è altrettanto palpabile. Non voglio dire che sia ben descritta perché, effettivamente, come fanno tutti i migliori scrittori, non è descritta e raccontata semplicemente si percepisce grazie alla semplice lettura di ciò che succede. In più è proprio l'atmosfera generale del libro, che riflette lo stato d'animo del pittore, che mi ha davvero colpita e mi ha fatto pensare di conoscerlo così bene.

Come ho già detto, penso che non sia un libro adatto ad ogni momento e ad ogni lettore. Ognuno di noi, però, nella sua vita, avrà prima o poi il desiderio di leggere qualcosa che valga la pena di essere letto e questo libro è perfetto per questo scopo. Perciò lo consiglio a tutti, se lo leggerete quando lui vi chiamerà non potrete che esserne soddisfatti. 

CITAZIONI

Un'improvvisa tristezza gli scese nell'anima. Una tristezza che somigliava alla paura. Era solitamente abituato all'angoscia, alla rabbia, non alla paura. Ecco un timore sconosciuto, inafferrabile: dentro quel palazzo, regnavano dolore e angoscia. Quello era il regno della sofferenza.

Una parte di sé era sempre in battaglia, l'altra fingeva un'arrendevolezza che non esisteva in lui, per indole ed esperienza.

Forse solo la vita, quella vissuta per strada, impressa sulle facce sporche della gente, sui loro piedi callosi, gli aveva insegnato qualcosa.

E allora non sopporto l'arroganza di una posizione sociale tanto immeritata quanto casuale. Non sopporto l'arroganza del denaro privo di talento. Non sopporto l'ignoranza mascherata da eleganza. Non sopporto che non s'impegna chi non si espone. O lui o un altro sarebbe la stessa cosa. È il talento, è la capacità che fanno la differenza. Non sopporto quelli che la pensano come lui...

Sono un ostacolo, un intralcio nel tuo percorso. Non sono qui per interrompere la fine né cambiare le cose. Sono qui per renderti le cose ancora più difficili. Ma, alla fine, ne sarai contento. Se non felice, almeno contento...

QUARTA DI COPERTINA

Durante il soggiorno napoletano di Caravaggio, a pochi anni dalla sua fine, prima del tragico ultimo viaggio verso Roma o un altro misterioso approdo, il pittore Merisi si fa uomo e condivide la sua sofferenza con quella di altri uomini e donne, ripagando così il suo debito verso una superiore giustizia per una vita violentemente troncata. Dal sangue di Ranuccio, colpito a morte nel membro virile, nasce, come da una mitica cosmogonia, il mondo affollato dei quadri napoletani. Le Sette Opere di Misericordia, emblematico dell'affollato universo della città partenopea. La Crocifissione di Sant'Andrea, in cui lo strazio del corpo sembra generare l'indifferenza dell'anima. Sino all'enigmatico Martirio di Sant'Orsola, in cui anche l'osservatore fatica, come la giovane vergine, a scoprire tra le trine e i velluti del ricco corpetto nell'acuta punta di freccia la fonte del dolore che giunge improvviso e inaspettato. Intorno una multitudine vociante di osti, servitori, cavalieri, viceré, aristocratici corrotti e demoniache presenze.

PRO / INDIFFERENTE / CONTRO
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